25 Dicembre 2024 07:27

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IMPERIA. LOTTO 6 COLLETTE OZOTTO. LA RIUNIONE IN PROVINCIA È CHIUSA AI GIORNALISTI, MA IL SINDACO CAPACCI REGISTRA IL SUO INTERVENTO E LO PUBBLICA SU FACEBOOK/ECCO COSA HA DETTO

In breve: Ai giornalisti, così come agli attivisti contrari alla realizzazione della discarica pubblica, è stato impedito di assistere all'incontro. Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, però, ha video-registrato tutto il suo intervento, postandolo poi sulla propria pagina Facebook

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Si alla discarica pubblica, purché sia l’ultima, sia al biodigestore, ma a patto di realizzarlo in tempi brevi, no al trasferimento dei rifiuti fuori regione. Questi, in sintesi, i concetti principali espressi dal Sindaco di Imperia Carlo Capacci nel corso della riunione dell’Ato rifiuti tenutasi ieri, mercoledì 9 settembre, presso l’aula dei Comuni della Provincia di Imperia per discutere del futuro del lotto 6 (discarica pubblica) di Collette Ozotto. Ai giornalisti, così come agli attivisti contrari alla realizzazione della discarica pubblica, è stato impedito di assistere all’incontro. Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, però, ha video-registrato tutto il suo intervento, postandolo poi sulla propria pagina Facebook. Ecco che cosa ha detto:

“Il lotto 6, non dimentichiamoci, dovrebbe essere chiamato discarica pubblica perché è la prima discarica pubblica. Il lotto dall’1 al 5 erano privati. L’amministrazione provinciale precedente, forse pentita di aver dato incarichi privati, ha capito in extremis che era ora di fare cose pubbliche e ha avviato un percorso. Il Comune di Taggia aveva accettato la location e tutto è stato pianificato e programmato. Sono stati fatti i progetti. È stato progettato il biodigestore che è una conseguenza della discarica pubblica. Io sono a favore della discarica pubblica a condizione che sia l’ultima e questo mi pare sia un pensiero condiviso. Poi deve venire il biodigestore.
Sul biodigestore voglio dire, attenzione perché oggi è progettato secondo la tecnologia di oggi. È un impianto all’avanguardia. Non pensiamoci 4-5 anni, senza modificare il progetto, facendo la solita fine della provincia di Imperia, che si trova 20 anni dietro agli altri.
In merito alla discarica pubblica, fatta la stima del risarcimento danni in caso di rescissione del contratto, cosa che io spero non succeda, io vorrei sapere non tanto la stima della Provincia, quanto la percezione del danno secondo la Idroedil. La cifra verrà poi decisa dal Tribunale. Noi ragioniamo su cifre che potrebbero non essere corrette. Quanto è l’incidenza a tonnellata del risarcimento danni. Lo sappiamo? Questo va sommato al costo del trasporto fuori regione dei rifiuti. Dovremmo arrivare a 50 euro in più a tonnellata, più il costo del trasporto fuori regione.

Sul trasporto fuori regione, la Regione Liguria ha garantito un’autonomia di sei mesi, rinnovabili sino ad un massimo di 24. Per la realizzazione del biodigestore ci vogliono 3 anni, 3 anni e mezzo. Noi non possiamo contare su un accordo verbale con la Regione. Io per altro non credo sia giusto portare i rifiuti fuori regione. Noi allora dovremmo accettare di ricevere rifiuti da altre regioni. L’emergenza potrebbe averla qualcuno domani. Dunque, a mio modo di vedere portare i rifiuti fuori regione è un’ipotesi che va scartata a priori perché costituisce un precedente pericoloso per il nostro territorio e mette un’ipoteca sul futuro del nostro territorio. L’incremento del costo del conferimento di 50 euro non è giustificabile. Non c’è un motivo giuridico, ma solo politico, per stralciare il contratto.
Io di andare ad aumentare la Tari ai cittadini di Imperia per questo motivo non me la sento. È ingiustificato. Non c’è un motivo valido. C’è un motivo politico che comprendo, ma avventurarsi sulla strada della risoluzione del contratto è estremamente pericoloso e non ci sono garanzie. Sarebbe un gravissimo errore”.

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