A CHE ORA E COME SIETE ARRIVATI DOMENICA SERA ALLO STADIO COMUNALE DI SANREMO?
“Siamo arrivati con le nostre automobili, separati, poi ci siamo diretti verso lo stadio, senza scorta delle forze dell’ordine. Siamo arrivati all’entrata del settore ospiti verso le 19.30″.
SIETE ARRIVATI SCORTATI DALLE FORZE DELL’ORDINE?
“Nessuna presenza delle forze dell’ordine, né alla frontiera, né all’uscita dell’autostrada, né tantomeno sulla strada che porta allo stadio. Abbiamo visto i primi agenti all’arrivo allo stadio”.
AVETE AVUTO CONTATTI TELEFONICI CON LE FORZE DELL’ORDINE PRIMA DELLA PARTITA?
“No”.
CI SONO STATI SCONTRI CON I TIFOSI DELLA SANREMESE? SE SI, PERCHÈ?
“Ci sono stati lanci di oggetti nel settore ospiti da parte dei tifosi della Sanremese. Le grate, però, impedivano il contatto diretto tra le tifoserie”.
CHE COSA È SUCCESSO A FINE PARTITA, NEL CORRIDOIO INTERNO ALLO STADIO?
“Alla fine della partita, alcune provocazioni e nuovi lanci di oggetti da parte degli ultras della Sanremese che hanno portato le forze dell’ordine a lanciare i gas lacrimogeni che si sono dispersi in tutto lo stadio. Solo un’ora più tardi ci siamo raggruppati nel corridoio per l’identificazione e le foto, così come richiesto dalle forze dell’ordine”.
CI SONO STATI SCONTRI CON LE FORZE DELL’ORDINE?
“Le forze dell’ordine, una trentina di Carabinieri in tenuta antisommossa, hanno fatto uscire prima gli italiani. Dieci secondi più tardi è stato dato l’ordine di malmenarci e così è stato fatto. È iniziato un vero e proprio linciaggio”.
CI SONO FERITI NELLA VOSTRA TIFOSERIA? QUANTI? FERITE DI CHE ENTITÀ?
“Siamo stati tutti più o meno feriti, di cui sei alla testa e due molto seriamente, poi ricoverati a San Remo. Siamo stati vittime di un linciaggio con calci e manganellate per due lunghi minuti, senza interruzione. Eravamo circa una trentina, tutti ammucchiati, senza nessuna possibilità di muoversi, ne avanti ne indietro”.
AVETE INTENZIONE DI SPORGERE DENUNCIA CONTRO LE FORZE DELL’ORDINE ITALIANE?
“Stiamo valutando con i nostri avvocati la possibilità di sporgere denuncia.
Abbiamo una quindicina di referti ospedalieri, trenta testimonianze e due interventi chirurgici, con prognosi che vanno dai 10 ai 30 giorni”.
