La Tradeco ha nuovamente disertato, questa mattina, l’incontro in programma in Prefettura con il Prefetto Silvana Tizzano, il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, il dirigente del settore ambiente del Comune Alessandro Croce e i sindacati per discutere dell’annosa questione relativa al pagamento di TFR e tredicesime agli ormai ex lavoratori dell’azienda pugliese a seguito della rescissione del contratto con il Comune di Imperia.
L’azienda di Altamura ha annunciato l’intenzione di disertare l’incontro con una lettera inviata al dirigente del settore ambiente del Comune di Imperia Alessandro Croce e al Prefetto Silvana Tizzano. Nella missiva la Tradeco conferma la propria posizione, ovvero che il pagamento di Tfr e tredicesime spetta al Comune di Imperia. Nella lettera, infatti, si legge: “è opportuno chiarire una volta per tutte quanto convenuto nell’art.5 dell’atto di transazione del 17/07/2015, in guisa da non girarci attorno. Nel detto atto, infatti, si è convenuto che il Comune si sarebbe sostituito a Tradeco e avrebbe corrisposto direttamente al personale dipendente le retribuzioni dei mesi di giugno e luglio 2015, nella assoluta e pacifica consapevolezza delle parti contraenti che al 26/07/2015 sarebbe cessata ogni prestazione da parte di Tradeco e conseguentemente del personale dipendente. Pacifico dunque che nella retribuzione del mese di luglio sono comprese tutte le voci dei ratei della 13ª mensilità, delle ferie non godute e di ogni altra voce di retribuzione da versare con l’ultima mensilità (Pir non goduti, straordinari del mese, banca ore, ecc..) incluso il Tfr, pur esso costituente una parte della retribuzione”.
Nella missiva, inoltre, la Tradeco invita il dirigente Alessandro Croce a “revocare l’invito rivolto ai Comuni del Comprensorio a non pagare a Tradeco quanto dovuto”.
Nel frattempo, nel primo pomeriggio l’azienda pugliese ha consegnato ai sindacati le buste paga del mese di luglio.
“Il Comune di Imperia ci pagherà un acconto relativamente ai soli stipendi del mese di luglio – spiega a ImperiaPost Luigi La Marca, sindacalista della Uil – Per tutto l’importo restante presenteremo i decreti ingiuntivi. Vogliamo i soldi che ci spettano”.