GENOVA. La Regione Liguria ha concordato con la Regione Emilia Romagna di inviare al Governo la richiesta dello stato di emergenza per i Comuni che sono stati colpiti in queste ultime ore dall’ondata di maltempo. Lo ha reso noto questa mattina il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del sopralluogo nel Comune di Montoggio a cui ha preso parte anche l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone e i tecnici del Dipartimento.
Dopo l’allerta 2 diramata dalla Protezione civile regionale per il maltempo che si è abbattuto sul territorio ligure in questi ultimi giorni, quest’oggi il presidente Toti e l’assessore Giampedrone hanno deciso di effettuare un sopralluogo nel Comune più colpito, quello di Montoggio che ha riportato i danni più ingenti per l’esondazione dello Scrivia a cui si aggiungono anche i Comuni di Valbrevenna, Rezzoaglio e Torriglia.
“Ci stiamo accordando con l’Emilia, l’area geografica contigua alla Liguria che ha avuto danni – ha detto questa mattina il presidente Toti – e procederemo alla richiesta dello stato di emergenza che verrà valutato dal Governo. Per quanto ci riguarda continueremo a gestire l’emergenza nel miglior modo e con cura, come abbiamo fatto in questi giorni. Infatti la macchina della Protezione civile regionale si è dimostrata efficiente, sia nell’emanazione delle previsioni del tempo, sia per la presenza dei 500 volontari su tutto il territorio ligure”.
Per quanto riguarda i finanziamenti il presidente Toti ha ricordato i recenti stanziamenti di 3,5 milioni di euro destinati dalla Giunta regionale agli interventi di messa in sicurezza nei Comuni liguri che hanno subito danni, negli ultimi anni che partiranno immediatamente e anche 1 milione per opere di manutenzione alla foce del fiume Magra”.
IL presidente Toti richiederà inoltre al Governo una possibilità di derogare al patto di stabilità, soprattutto “nei Comuni liguri virtuosi che sono stati nuovamente colpiti dai danni del maltempo e che dovrebbero essere messi in condizione di poter spendere i soldi che hanno in cassa, come succede al Comune di Montoggio che si ritrova 1,3 milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per la realizzazione di un nuovo ponte sullo Scrivia.”.
“In questa regione – ha concluso Toti – si paga per 10 anni di incuria: perché ci sono lavori già autorizzati che non sono andati a gara, come quelli sul rio Carpi a Montoggio, che potevano già essere appaltati ma non sono mai partiti, perchè quando torna il sole ci si scorda di tutto”.