27 Dicembre 2024 12:30

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IMPERIA. SERIS, STIPENDI DA FAME. SCOPPIA IL CASO: “DOPO 14 ANNI DI SERVIZIO MI HANNO PROPOSTO 300 EURO AL MESE. HO RIFIUTATO, HO LA MIA DIGNITÀ”/LA STORIA DI GABRIELLA

In breve: "Ho tre figli e un affitto da 450 euro da pagare. Menomale che la selezione pubblica ci avrebbe finalmente regolarizzato, avrebbero trovato una soluzione definitiva. Con 300 euro al mese? Dopo 14 anni di lavoro?"

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Dopo 14 anni di servizio (tra Comune e Seris, ndr) mi è stato offerto un contratto da 300 euro al mese, con due ore al giorno. Questo è il ringraziamento per anni di lavoro e sacrifici. Ho rifiutato, perché ho una dignità. E come me hanno deciso di fare tante altre mie ex colleghe. Ora sono senza lavoro, spero di trovarne un altro al più presto“. Si sfoga così, attraverso il nostro giornale, Gabriella Rinaldo, 48 anni, separata con tre figli, ormai ex dipendente Seris.

Gabriella ha partecipato alla selezione pubblica indetta dalla Seris per l’assunzione a tempo indeterminato di 12 cuochi, 53 aiuto cuochi e un autista. Ha sostenuto la prova per il posto di aiuto cuoco, ottenendo un punteggio pari a 7.5, a cui sono stati aggiunti i 3 punti che le spettavano per via della sua precedente esperienza lavorativa presso la società incaricata della gestione del servizio di refezione scolastica.

Seris e Comune di Imperia avevano presentato la selezione pubblica come una sorta di panacea di tutti i mali, come “soluzione definitiva” per i dipendenti Seris. Il che faceva pensare a contratti di lavoro con stipendi dignitosi. A quanto pare, però, non è proprio così. Perché due ore al giorno di lavoro (assegnate in base al punteggio rimediato nella selezione) per uno stipendio pari a 300 euro al mese non rappresentano di certo una “soluzione definitiva” dignitosa.

Ero entrata nel servizio di refezione scolastica nel 2001 tramite l’ufficio di collocamento. Quattordici anni di lavoro e mi hanno ripagato così – racconta Gabriella – Sono arrabbiata, delusa, mi sento usata, sfruttata. Ho lavorato come aiuto cuoco, ma anche affiancata all’unico cuoco, ad esempio a Largo Ghiglia. Peccato che non mi sia mai stato riconosciuto nulla in termini di punteggio nella graduatoria riservata ai cuochi“.

Mi hanno fatto lavorare affiancata al cuoco senza mai riconoscermi nulla perché dicevano che non potevano cambiare i contratti. In realtà nel corso degli anni sono stati poi assunti cuochi tramite agenzie interinali e sono stati cambiati dei contratti“.

Sono amareggiata anche per l’esame. Nella prova orale mi è stata contestata una risposta sulla contaminazione biologica che a mio parere era corretta. Una contestazione che mi ha precluso la possibilità di ottenere un punteggio più alto e più ore, con uno stipendio inevitabilmente più dignitoso. Ma le cose non sarebbero cambiate, perché comunque al posto mio ci sarebbe stato qualcuno costretto a vivere con 300 euro al mese. È una questione di principio. Io prima lavoravo almeno 4 ore al giorno, con uno stipendio intorno ai 700 euro. Dopo la selezione pubblica, che in teoria dovrebbe garantire maggiori sicurezze, ora mi ritrovo con 300 euro.“.

In questo momento sono senza un lavoro – conclude Gabriella – Ho un anno di disoccupazione, ma non ho intenzione di stare con le mani in mano, voglio cercare un altro impiego. Ho tre figli e un affitto da 450 euro da pagare. Se solo penso che con lo stipendio della Seris non sarei riuscita neanche a pagarmi l’affitto mi viene tanta rabbia. Menomale che la selezione pubblica ci avrebbe finalmente regolarizzato, avrebbero trovato una soluzione definitiva. Con 300 euro al mese? Dopo 14 anni di lavoro? Anni in cui mi sono sempre fatta trovare a disposizione. Ho accettato tutto, anche l’impossibilità di restare a casa per malattia, perché ci volevano sempre al lavoro. Ora spero solo di trovare un altro lavoro e di poter ripartire con una nuova vita, ma una cosa è certa, Comune e Seris mi hanno davvero delusa“.

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