Imperia – Un’ora di musica, di passione e di solidarietà. È quella trascorsa, ieri sera alla biblioteca Lagorio, da circa un centinaio di persone che hanno partecipato al concerto del M. Christian Lavernier in favore della Croce Bianca. Una raccolta fondi, sposata da Lavernier, per l’acquisto di un mezzo adatto al trasporto dei disabili. Presenti tra gli altri anche l’assessore alla cultura Nicola Podestà e il presidente della Croce Bianca Roberto Trincheri.
“Sono contento due volte, – ha detto Lavernier a ImperiaPost – sono contento per aver suonato per una giusta causa che è quella di comprare un mezzo per i disabili per la Croce Bianca. Ovviamente questo è un punto di partenza e non un punto di arrivo, perchè il mezzo costa tanto. È ovvio che l’impegno è gravoso. La seconda cosa per cui sono contento è aver ricevuto l’abbraccio di tante persone, e questo secondo me è importante. Dicevo all’assessore, l’ho ripetuto più volte, che la cultura non è un accessorio, con la cultura si possono fare un sacco di cose, si può anche iniziare a pensare e quindi sono molto felice di questo, sono molto felice che la gente abbia accolto anche il senso di questo concerto, che non era un concerto di Christian Lavernier. Era un concerto per qualcosa di importante. Io dico sempre che la musica nella vita ha dato a me molto di più di quello che io ho dato a lei. Quindi quando ci sono queste serate sono soddisfatto di quello che mi fa provare.
Questo per la Croce Bianca è sicuramente un inizio. Per me, non lo so, però sicuramente abbiamo fatto tante cose qui a Imperia però, bisogna mettere tante cose bene in chiaro perchè la cultura non è un accessorio e ha bisogno di risorse. Io dico sempre che la cultura costa, perchè è vero, costa, ma l’incultura costa molto di più. Ora bisogna capire se nella strada dobbiamo riparare il buco o capire come facciamo a non farlo . Secondo me questa è una riflessione che va fatta e io mi occupo di suonare, non di fare questo tipo di cose. Però penso che l’arte e gli artisti abbiano però il compito di dire certe cose, senza paura credo e senza timore. Credo che siano cose condivisibili, abbiamo bisogno che la cultura sia supportata, non solo a Imperia ma in Italia, e penso che debba essere così. Io parto per Parigi martedì e ritornerò a Imperia a fine ottobre. Però mi è capitata una cosa curiosa a proposito di cultura, a Roma, quando hanno chiuso il Colosseo tutti si lamentavano perchè noi pensiamo che il Colosseo sia una rotonda un po’ più bella delle altre , però io ho visto posti del mondo che se avessero una pietra di quella cosa li chiuderebbero lo spazio aereo. Bisogna anche stare attenti a che cosa abbiamo e curarlo come se fosse un bambino o una bambina”.
“La serata è andata benissimo, – ha detto l’assessore alla cultura Nicola Podestà -dal punto di vista del pubblico avete visto quanto è stato numeroso, quindi se guardiamo questo indicatore senz’altro. Al di là della quantità di persone, la qualità della musica è quella che conta e abbiamo visto una musica eccelsa. Il Maestro Lavernier di muove a livello internazionale, si muove su tutti i continenti. Ha ricevuto il premio alla carriera in Venezuela è un orgoglio per la città di Imperia. Quello che dobbiamo fare è valorizzare queste persone e la loro bravura ricada sul territorio e contribuisca a creare quel tessuto culturale che è piuttosto sfilacciato nella nostra città. Nei prossimi mesi cercheremo di cominciare a cucirlo insieme. Apprezzabile iniziativa, Lavernier si è prestato gratuitamente per un’iniziativa benefica, in favore della Croce Bianca”.
https://youtu.be/83taQfgT0jY
https://youtu.be/L7_yDelkUm0
“Sentire suonare Christian con la sua chitarra – ha detto Roberto Trincheri, presidente della Croce Bianca – è un’emozione grandissima. È una persona conosciuta a livello internazionale e avere avuto la possibilità di suonare per la Croce Bianca di Imperia è una cosa importante. Oggi è l’inizio di un progetto che ha come scopo quello dell’acquisto di un veicolo per disabili, speriamo di riuscire nell’obiettivo, cosa che facciamo tutti i giorni. Siamo abituati a combattere per raggiungere l’obiettivo”.
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Foto di Alessandro Del Vento.