I Vigili del Fuoco nella serata di ieri, martedì 22 settembre, sono intervenuti, avvisati dai residenti, per recuperare alcune anatre morte presso il letto del torrente Caramagna. In totale sono state rinvenute dieci carcasse (la settimana scorsa ne erano state rinvenute altre 12). Questa mattina è seguito un secondo sopralluogo, con i veterinari dell’Asl, l’Arpal, e l’assessore alla Protezione Civile Simone Vassallo. I tecnici hanno prelevato alcuni campioni d’acqua, mentre le anatre sono state trasferite presso l’Istituto Zooprofilattico per l’autopsia.
Secondo l’ipotesi più accreditata, si tratterebbe, come già avvenuto ad Arma di Taggia nelle scorse settimane, di botulismo aviare che, per fortuna, non comporta rischi ne per l’uomo ne per la salute pubblica. Nel dettaglio, si tratta di una patologia tipica delle zone umide. Il batterio è già presente nel terreno e in concomitanza con la grande umidità filtra e contamina l’acqua, provocando poi la morte degli animali in quanto costantemente e per lungo tempo a contatto con l’acqua.
La morte delle anatre nel torrente Caramagna, dunque, non avrebbe alcun legame con la rottura del sistema fognario, più volte segnalata dai residenti alle autorità competenti nelle ultime settimane.
