5 Novembre 2024 05:21

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5 Novembre 2024 05:21

DIASPORA NEL NCD. CONSIGLIERI E ASSESSORE LASCIANO IL PARTITO. IL LABORATORIO PER IMPERIA: “NON È IL MODO DI FARE POLITICA”

In breve: Il Laboratorio per Imperia ha preso posizione in merito alla decisione dei consiglieri, del presidente del consiglio e dell'assessore in quota Ncd di lasciare il partito per entrare in una lista civica

laboratorio per imperia

Il Laboratorio per Imperia ha preso posizione in merito alla notizia pubblicata in anteprima da nostro giornale e relativa alla decisione dei consiglieri (Paolo Montesano, Cristina Gavi e Giulia Gorlero), del presidente del consiglio (Diego Parodi), e dell’assessore (Simone Vassallo) in quota Ncd di lasciare il partito per entrare in una lista civica.

“Apprendiamo dalle attente sentinelle dell’informazione imperiese che i Consiglieri, l’Assessore e il Presidente del Consiglio del Comune di Imperia, che riferiscono a NCD, sarebbero in procinto di lasciare il partito e confluire in una forza Civica progettata per dare maggiore energia alla Giunta in carica.
Oltre alla convinzione, peraltro condivisa da molti, che se non saranno loro a lasciare NCD, ben presto sarà NCD a lasciare loro, c’è poi una notizia nella notizia: con certezza, i signori citati prima non rientreranno nel Laboratorio per Imperia.
Il Laboratorio per Imperia, come sempre, esprime la massima soddisfazione quando si tratta di prendere in considerazione eventi che tendono a dare nuovo vigore a una Giunta che sta portando risultati che non si vedevano, in Città, dal paleozoico. Ma, in questo caso, vogliamo anche dire che altrettanta soddisfazione c’è nell’apprendere che i cinque NCD (evidentemente colpiti da amnesia magnetica, proprio come i delfini spiaggiati perché hanno perso l’orientamento) non vogliono rientrare nelle file del Laboratorio per Imperia. E questo per una semplicissima ragione: anche se fosse arrivata una richiesta del genere al Laboratorio (ma non è mai arrivata), la risposta sarebbe stata negativa perché il Laboratorio si ostina a voler dimostrare ai cittadini che c’è un modo più responsabile di fare politica. E questo modo non prevede il gioco “a nascondino” e nemmeno quello dei “quattro cantoni”.
Il Laboratorio non è una lavanderia dove andarsi a lavare la giacca che si è sporcata nello spasmodico tentativo di sedersi su qualche sedia preventivamente spalmata di adesivo (meglio se bi-componente). L’Amministrazione di una collettività è una cosa seria e l’obiettivo deve essere l’interesse del cittadino, sempre e comunque. E invece, di quello, questi signori non ne parlano mai.
Ah, quasi dimenticavamo: al Laboratorio non si gioca nemmeno a “palla prigioniera”. Speriamo che gli NCD non conoscano questo gioco, altrimenti saranno dolori”.

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