“Dopo due anni e mezzo, non hanno ancora capito come si amministra una città. Questo, in sintesi, il primo pensiero che viene alla mente riguardo la vicenda del nuovo piano della sosta a Porto Maurizio e della ZTL al Parasio”. A scrivere sono gli esponenti del gruppo consiliare di “Imperia Bene Comune”, Mauro Servalli e Gianfranco Grosso.
“Un problema di metodo, prima ancora che di merito, – proseguono i due – che ha contraddistinto ogni azione fin qui intrapresa dell’Amministrazione Capacci. Ed è da questo dato che vogliamo partire per analizzare una vicenda che sta assumendo implicazioni politiche molto forti.
Il copione è sempre lo stesso: l’Amministrazione e il Sindaco partoriscono in gran segreto qualche progetto e, senza confrontarsi minimamente con la cittadinanza, i comitati e le organizzazioni, lo impongono dall’oggi al domani con metodi arroganti e autoritari. I cittadini, così come i Consiglieri Comunali, messi di fronte al fatto compiuto, non dovrebbero far altro che prendere atto e accettare le decisioni imposte dall’alto. Insomma, la vicenda di via Santa Lucia non ha insegnato proprio niente!
Come gruppo Imperia bene comune, è proprio questo metodo che rifiutiamo alla radice. Siamo convinti che iniziative di questo tipo, che stravolgono completamente ampi settori della città, non possano essere prese senza un coinvolgimento e un confronto preventivo con la cittadinanza, indispensabile per individuare soluzioni condivise, accettate e, soprattutto, sensate. Per questo il nostro gruppo consiliare appoggerà quelle iniziative volte a riaprire (o meglio aprire per la prima volta) la discussione e il confronto sulla viabilità del Parasio e il sistema dei parcheggi.
Per affrontare in maniera esaustiva l’argomento, però, crediamo non basti una discussione su queste due sciagurate iniziative dell’Amministrazione. Questi interventi “spot” sono fini a se stessi o rientrano in un disegno complessivo di totale ridefinizione di ampie zone della città? Esiste un progetto per ridisegnare completamente la fisionomia del Parasio? E in che direzione? Come si prevede possa essere il nuovo PUC in quella zona? Senza questi elementi, difficilmente si potrà capire il senso di certe scelte, ammesso che ce ne sia uno.
Un’ultima considerazione meritano, infine, le implicazioni politiche che questa vicenda sta assumendo. Da un lato l’iniziativa dei “dissidenti” di Imperia Cambia, bollata dal Sindaco come un “siparietto”, mostra l’insofferenza della Giunta verso qualsiasi iniziativa dei Consiglieri, ridotti al semplice rango di passacarte. Dall’altra emerge chiaramente come la maggioranza sia ormai spappolata in diversi gruppetti, incapaci di comunicare al loro interno ed anzi in forte competizione tra loro. Non esiste un’idea e un progetto condiviso di città, ognuno pensa ai propri interessi politici e l’amministrare diventa un tirare a campare giorno per giorno.
Una situazione che sta iniziando a diventare insostenibile e che rischia di venir pagata a caro prezzo da una città sempre più in crisi”.