Diano Marina – Oltre tre ore di “interrogatorio” a 360° al sindaco Giacomo Chiappori. È stato questo uno degli ultimi atti della commissione di accesso composta da: Paolo D’Attilio, vice prefetto vicario della prefettura di Genova, il viceprefetto aggiunto di Torino Barbara Buffa e Flavia Pellegrino, dirigente in servizio nella prefettura di Cuneo, prima di dire addio, oggi, alla città degli aranci. I tre commissari richiesti dall’ex Prefetto di Imperia Fiamma Spena (oggi in servizio a Genova, ndr) negli ultimi 6 mesi (3 come da prassi +3 di proroga) hanno spulciato appalti, contratti sia del Comune sia della sua partecipata: la Gestioni Municipali S.p.A. con l’obiettivo di verificare se vi siano state o meno delle infiltrazioni mafiose. L’audizione del sindaco, l’unico politico ascoltato, è durata alcune ore e nessun argomento politico/amministrativo sarebbe stato tralasciato. Sul contenuto dell’interrogatorio vige il massimo riserbo ma, Chiappori, avrebbe risposto a tutte le domande postegli dai tre commissari.
Anche il segretario comunale Antonino Germanotta e altri dipendenti comunali sono stati ascoltati dalla commissione. Ora i tre funzionari governativi avranno tempo 45 giorni per redigere una relazione da inviare al Ministro dell’Interno Angelino Alfano che a sua volta avrà 90 giorni di tempo (entro la metà di febbraio del 2016) per decidere se commissariare il comune o se lasciare che l’amministrazione Chiappori porti a termine il proprio mandato in scadenza nella primavera del 2016. In caso di commissariamento arriverà un commissario prefettizio che resterà in carica non meno di 18 mesi e sino a un massimo di 24. Se questa ipotesi si dovesse verificare i Dianesi torneranno alle urne nella primavera del 2017.
