24 Novembre 2024 13:29

Cerca
Close this search box.

24 Novembre 2024 13:29

DOLCEDO. MIGRANTI AL LAVORO PER LA CURA DEL VERDE CITTADINO. IL SINDACO DANIO:”INSERIMENTO ATTIVO NELLE COMUNITÀ” / IL CASO

In breve: Danio, sindaco da poco tempo ma figura non nuova nel campo politico - amministrativo locale, si dichiara particolarmente soddisfatto del protocollo d'intesa per vari motivi che vanno dall'integrazione ai bisogni di un territorio evidentemente difficile da tenere ordinato.

12062541_10206411773667099_547196807_o

Dolcedo. Migranti volontari al lavoro anche in Val Prino. Da qualche giorno infatti sei giovani (tra i 20 e i 30 anni) stanno aiutando l’amministrazione comunale ,guidata da Giovanni Danio, ad alleggerire dalle erbacce le tante frazioni armati , innanzitutto, di tanta buona volontà. « Tutto questo – spiega il primo cittadino – grazie all’intesa con la cooperativa sociale Jobel diretta da Claudia Regina». Danio, sindaco da poco tempo ma figura non nuova nel campo politico – amministrativo locale, si dichiara particolarmente soddisfatto del protocollo d’intesa per vari motivi che vanno dall’integrazione ai bisogni di un territorio evidentemente difficile da tenere ordinato.

«I migranti – spiega – ci sono e continuano ad arrivare indipendentemente dalle varie polemiche che gravitano intorno al fenomeno. A mio avviso è quindi necessario inserirli nelle comunità interessate in maniera attiva. Con tutte le precauzioni del caso vedi assicurazione e supervisione di figure legate all’amministrazione o comunque di fiducia».

Forte del suo pensiero Danio ha quindi concluso le pratiche burocratiche per, come si suol dire, dare via ai lavori. In occasione della festa del F.A.I.,in programma il prossimo 18 ottobre, legata ai borghi più belli, è così attesa la prova del 9 in quel di Bellissimi.« Un test – prosegue Danio – fondamentale per l’imminente futuro. Non nego curiosità nel vedere a cosa potrebbe portare la stretta di mano tra Comune e Jobel. I ragazzi interessati, ora ospitati a Vasia, per ovvi motivi non utilizzano macchinari ma non per questo, sono certo, non avranno la possibilità di dimostrare la voglia di fare e di rendersi utili all’intera comunità».

A cura di Alessandra Boero

Condividi questo articolo: