23 Novembre 2024 18:13

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23 Novembre 2024 18:13

DIANO MARINA. IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA AVANZA DELLE PROPOSTE PER IL RILANCIO ECONOMICO DELLA CITTÀ DEGLI ARANCI /ECCO QUALI

In breve: Il Partito della Rifondazione Comunista sta lavorando per la presentazione di una lista e di una proposta politica per la tornata elettorale 2016, con l’ambizione di garantire a Diano Marina progresso e rilancio economico.

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Il Partito della Rifondazione Comunista sta lavorando per la presentazione di una lista e di una proposta politica per la tornata elettorale 2016, con l’ambizione di garantire a Diano Marina progresso e rilancio economico.

“C’è bisogno di politica, quella con la P maiuscola, che sia credibile, attuabile ma soprattutto a servizio del cittadini e non di chi la pratica, una politica che sia frutto non solo di idee, ma di conoscenza del territorio e della macchina amministrativa.

È urgente il ripristino di una cultura fondata sulla solidarietà, sulla difesa ed esigibilità dei diritti: dal lavoro all’assistenza socio-sanitaria, dalle libertà individuali alla sicurezza, rifiutando radicalmente il modo di amministrare “emergenziale” e non basato sulla programmazione.
L’amministrazione Chiappori non ha lasciato alcun segno in questi cinque anni: siamo in grave ritardo con il collegamento al depuratore di Imperia (solo ora sembrano arrivati i finanziamenti) e nulla è stato fatto per l’acquedotto, che necessita di una ristrutturazione straordinaria ed efficiente e non dei soliti rattoppi.

Ma altri punti non sono da dimenticare, tra cui:

Rifiuti: l’occasione persa della rottura del contratto con Tradeco, per poter arrivare ad una seria proposta di un servizio che sia efficace e che vada nel senso di risparmio per la collettività, è stata buttata alle ortiche. Non si vuole proprio arrivare alla unica e sola soluzione di una raccolta porta a porta che, come del resto dimostrato a Villa Faraldi, porterebbe in tempi brevi ad un risultato che potrebbe da un lato aumentare il numero dei lavoratori occupati, e dall’altra parte portare a un risparmio consistente delle spese che i comuni devono affrontare per portare in discarica i rifiuti, grazie ad una raccolta differenziata più efficiente e meno gravosa per i cittadini.

Decoro cittadino, sicurezza, viabilità, percorsi pedonali, turismo: si tratta di elementi strettamente intrecciati tra di loro, tra cui la riqualificazione della passeggiata “incompiuta” (Strada Provinciale 449) come percorso turistico pedonale/ciclabile; il ridimensionamento del parcheggio in zona molo Landini; uno studio di fattibilità per progetti dell’Area 24 dopo lo spostamento a monte della ferrovia; l’aumento dei parcheggi a rotazione e la riduzione di quelli a pagamento, che spesso restano vuoti; il miglioramento dell’arredo urbano anche attraverso la possibilità, da parte di cittadini e commercianti, di “adottare” aiuole con sconti sugli importi dovuti al Comune. Un punto qualificante è la stabilizzazione del Capo Berta in erosione, in linea con quanto suggerito anni fa dal Dipteris di Genova, creando un’area di prolungamento tipo La Rabina a Oneglia o meglio ancora entrando nell’ottica di spostare il porticciolo turistico a ponente del molo Landini, recuperando preziose spiagge in centro città (da affidare anche alla gestione municipalizzata, oppure meglio ancora una serie di spiagge libere/attrezzate), liberando inoltre la foce del torrente San Pietro e garantendo maggiore ripascimento naturale delle aree balneari coi sedimenti fluviali.

Unione dei Comuni: mentre un comune unico rappresenterebbe un grave deficit per la democrazia rappresentativa, una funzionale unione dei comuni può salvaguardare e potenziare i servizi per l’utente, i servizi socio-assistenziali comprensoriali, la viabilità e il trasporto pubblico locale per l’intero golfo dianese, tra entroterra e costa.

– Piano regolatore e territorio: occorre arrivare consumo zero di suolo, anche istituendo forme di incentivi o sgravi fiscali per chi decide di ristrutturare ai fini dell’abbattimento dei consumi energetici; occorre consolidare il territorio per contrastare il dissesto idrogeologico dovuto all’eccessiva cementificazione. Bisogna liberare i torrenti, dicendo stop alle tombinature, alle pavimentazioni ed alla cementificazione dei letti, ed un deciso no agli scolmatori.

– Piano antenne: il comune deve dotarsi di un piano antenne per la telefonia mobile, in modo che tutto il territorio sia ben coperto senza eccessive concentrazioni di radiazioni elettromagnetiche; deve inoltre essere previsto un potenziamento della connettività Internet su fibra ottica, in modo da offrire non solo ai residenti ma anche ai turisti la possibilità di accessi rapidi riducendo nel contempo l’inquinamento elettromagnetico.

– Edilizia scolastica: occorre un piano di fattibilità da sottoporre a voto popolare per l’unificazione in plessi moderni più spaziosi e funzionali al posto dell’obsoleto edificio di via Biancheri.
Da qui alle elezioni il Circolo Dianese è disposto ad incontrare tutti coloro che si riconoscono in questi punti per noi fondamentali e qualificanti”.

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