“Credo che dopo innumerevoli esercizi sui giornali di autorevoli esponenti politici, purtroppo espressi sempre senza alcuna conoscenza dei fatti, sia necessario fare un po’ di chiarezza ora che il mio nome non è più in gioco”. Con queste parole Enzo Amabile, l’ex A. D di Riviera Trasporti, si difende dalle accuse mosse dai vari esponenti politici in merito alla nomina, ormai sfumata, di presidente per il trasporto pubblico regionale.
“Sono sempre stato molto attento e preoccupato per lo stato del trasporto pubblico in Liguria – Continua Amabile – e di come sono state ridotte le Aziende liguri i lavoratori ed il servizio da una gestione Burlando che non ha voluto valorizzare le Aziende ed ha saputo solo produrre una legge discutibile ed in parte illegittima che oltre metà della Liguria non condivideva, che ha realizzato una gara illegittima e contestata, che ha creato una Agenzia a tutt’oggi impossibilitata ad operare e comunque gravante sulle casse del trasporto pubblico.
Non ho chiesto niente, come mio costume di tutta una vita , ma sono stato invitato dall’Ass.re Berrino, che ringrazio ancora insieme al Presidente Toti, a vedere di occuparmi di questa difficile Agenzia Regionale in qualità di Presidente. Ho segnalato che nella mia lunga battaglia contro la legge Regionale sul bacino unico, avevo più volte dichiarato quanto ritenessi l’Agenzia un inutile carrozzone che avrebbe solo levato risorse alle Aziende ed al trasporto pubblico.
Mi è stato chiesto un aiuto per tentare di farla funzionare e per spirito di servizio ho accettato. Come è stata condotta la vicenda non mi riguarda e non era un problema mio; il risultato non è uno schiaffo morale rivolto a me, l’opposizione fa il suo mestiere e vince quando la maggioranza non sa fare il suo. Anzi devo dire che il clamore sul mio nome scatenato da ordini di partito mi gratifica ed è un implicito riconoscimento di capacità e determinazione. Purtroppo l’opposizione non lavora con proposte ma con la demonizzazione dell’avversario, ma il PD si dimentica che nei primi tre anni della mia gestione, Presidente Piana, e periodo di nascita della pratica “ Idrogeno” , in Consiglio di Amministrazione contribuivano autorevoli rappresentanti del PD, e che nei successivi tre anni, Presidente Fontana, il PD ha avuto un suo altrettanto autorevole, anche se meno grazioso, rappresentante nel Collegio dei Revisori poi promosso Assessore.
Che tutti insieme dal 2008 al 2011 i conti di R T sono passati in attivo, facendo anche investimenti e garantendo stipendi e posti di lavoro malgrado le continue restrizioni al finanziamento pubblico che negli anni 2013/ 2014 hanno sottratto a Riviera Trasporti quasi cinque milioni di euro l’anno. Parliamo poi un momento dell’Idrogeno, progetto nato per cercare di aggiornare il parco dei mezzi ad inquinamento zero come i filobus, ridotti da 16 a meno di7 per vetustà e che la Regione non finanziava più da anni.
Abbiamo partecipato ad una gara europea per autobus elettrici la cui elettricità era in modo innovativo prodotta dall’idrogeno e ne parlammo con Provincia Comune Regione ed Università e Fondazione Carige, e tutti sposarono la cosa con grande entusiasmo partecipando con interventi alla giornata organizzata ad Imperia con la presenza di autorita regionali ed europee.
Così abbiamo partecipato alla gara con altre importanti Aziende Europee ed abbiamo vinto. In Liguria arrivavano 5 milioni di euro a fondo perduto, tecnologia d’avanguardia, immagine totale di una Liguria attenta all’inquinamento ambientale. 3,5 milioni della Fondazione Carige, 1,5 da parte della Regione attraverso una norma della legge sul TPL per nuove tecnologie. Insomma 7 autobus ( 5 elettrici e 2 ibridi) a costo zero per Riviera Trasporti. Tutto documentato.
Poi succede forse che qualcuno si accorge che R T va troppo bene e che in previsione di una gara ancorchè unica che prepara la Regione, la tecnologia acquisita da Riviera Trasporti insieme a quella dei filobus avrebbe posto una seria opzione a chiunque volesse partecipare alla gara ,e da allora stranamente è iniziata una pesante guerra contro di me e contro Riviera Trasporti.
La regione ha fatto marcia indietro sul finanziamento e questo forse ha convinto Fondazione Carige nel frattempo diventata a gestione P D a ostacolare in ogni modo la sua quota di finanziamento. Ora si è arrivati all’assurdo che il debitore che manca alla parola data, peraltro scritta, è il buono, ed il creditore è diventato il cattivo. Veramente una bella teoria! Ma non mi meraviglia più nulla, soprattutto quando chi parla è uso allo sperpero di denaro pubblico, è certo che da queste persone non accetto alcuna lezione”.