Sanremo. Si chiama “Stakanov” l’operazione della Guardia di Finanza che ha preso il via questa mattina alle prime luci dell’alba e che ha portato all‘arresto di 43 dipendenti del Comune di Sanremo, accusati a vario titolo di falso, truffa e peculato. Nel mirino delle fiamme gialle, in particolare, sarebbe finito l’uso “troppo disinvolto” dei cartellini di accesso di ingresso al Comune e delle auto di servizio.
Oltre un centinaio gli uomini impiegati nell’operazione. I finanzieri sono arrivati questa mattina in Comune attorno alle ore 9. Da alcune ore stanno eseguendo svariate perquisizioni, sia negli uffici di palazzo Bellevue che in quelli della sede distaccata di piazza Eroi sanremese, dove si trova l’ufficio anagrafe, sono in corso anche perquisizioni e controlli relativamente alle auto di servizio del Comune di Sanremo. Secondo quanto emerso da fonti investigative i dipendenti coinvolti nell’inchiesta , oltre un centinaio tra indagati e arrestati, sarebbero stati pedinati per mesi dai finanzieri per verificare l’effettivo utilizzo indebito di cartellini e auto.
Le fiamme gialle stanno inoltre notificando avvisi di garanzia e ordinanze di custodia cautelare ai dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta. Per quanto concerne gli arrestati, dopo la notifica dei provvedimenti, vengono riaccompagnati a casa. Alcuni di questi sono usciti in lacrime dal Comune.
I dettagli dell’inchiesta saranno resi noti all’interno della conferenza stampa in programma tra pochi minuti ad Oneglia.
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