24 Dicembre 2024 17:25

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MENSA INAGIBILE ALLA SCUOLA MATERNA DEL PRINO. BIMBI COSTRETTI AL PRANZO AL SACCO. GENITORI SUL PIEDE DI GUERRA: “COMUNE LATITANTE”/IL CASO

In breve: Bambini dai 3 ai 5 anni costretti al pranzo al sacco da quattro giorni perché la mensa della scuola è chiusa per inagibilità a causa del crollo, la settimana scorsa, di un pino marittimo. Succede alla scuola materna di Borgo Prino

collage pino mensa

Bambini dai 3 ai 5 anni costretti al pranzo al sacco da quattro giorni perché la mensa della scuola è chiusa per inagibilità a causa del crollo, la settimana scorsa, di un pino marittimo. Succede alla scuola materna di Borgo Prino. La mensa è stata chiusa su disposizione dei Vigili del Fuoco per motivi di sicurezza. Sino a che il cortile antistante, dove insistono diversi pini marittimi, uno dei quali crollato la scorsa settimana, non sarà messo in sicurezza, il refettorio, ubicato al piano terra, resterà chiuso. La riapertura, se non ci saranno ulteriori intoppi, è fissata per lunedì. Uno stop alla refezione scolastica che però ha mandato su tutte le furie i genitori, non tanto per la chiusura, quanto per la disorganizzazione del Comune, incapace di offrire un servizio alternativo.

“Sono la mamma di una bimba che frequenta la scuola materna del Prino –  dichiara Loredana Balistreri – Bimbi di 3 anni costretti al pranzo al sacco, per quanto ancora? Perché non si attivano almeno per il pasto veicolato? E’  doveroso che il Comune trovi una soluzione per fornire a bimbi così piccoli un pranzo adeguato. Poi ci invitano ad una sana e corretta educazione alimentare. Pazienza uno o due giorni, ma cinque e più mi sembrano davvero troppi!”.

“Ci avevano chiesto il pranzo al sacco per due giorni, siamo già a 4 con avviso che forse la mensa riaprirà lunedì – aggiunge Marco Parisi – Un po’ tanto per bambini di 3 anni. Perché non è stato attivato dal Comune un servizio di pranzo trasportato?”.

“Il pranzo al sacco era previsto per due giorni, siamo già a quattro e c’è un avviso che probabilmente riaprirà lunedì. Un po’ tanto per dei bambini della materna – conclude Barbara Casazza – Il Comune non si è minimamente interessato al disagio che stanno vivendo i bambini ovviando con un servizio di pranzo trasportato”.

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