Nuovi guai in vista per la Tradeco. Sono diventati esecutivi, infatti, 25 degli 85 decreti ingiuntivi presentati dalla UIL, attraverso lo studio legale Sciortino, contro l’azienda pugliese per il mancato pagamento di tredicesime e Tfr a seguito della rescissione del contratto di appalto con il Comune di Imperia per la gestione del servizio di raccolta rifiuti. Decreti ingiuntivi per un totale di circa 100 mila euro.
Solo martedì scorso, nel corso di un incontro in Comune, la Tradeco aveva chiesto ai sindacati di ritirare i decreti ingiuntivi proponendo che a saldare gli arretrati fossero direttamente i Comuni morosi verso l’azienda pugliese. Crediti verso i Comuni e debiti verso i lavoratori infatti, cubato infatti pressoché la stessa cifra, circa 600 mila euro.
“Ora lo studio legale Sciortino bloccherà le fatture della Tradeco per quel che riguarda il comprensorio imperiese – dichiarano a ImperiaPost Luigi La Marca, UIL, e Andrea Secondo, CISL – Dispiace che si sia arrivati a questi punti, ma ormai la strada è segnata, non abbiamo intenzione di ritirare i decreti ingiuntivi, proseguiremo per la nostra strada. E non è tutto. La Tradeco è stata molto scorretta, perché martedì mentre chiedeva ai sindacati di ritirare i decreti ingiuntivi, nel frattempo era al lavoro per riscuotere i crediti dai Comuni”.
“È notizia di oggi che il Comune di San Bartolomeo ha già saldato il suo credito di circa 85 mila euro. Ma come? Non avevano detto che sarebbero stati utilizzati per pagare gli arretrati dei lavoratori? Riteniamo questo atteggiamento fortemente scorretto, per questo non escludiamo di avviare l’iter per chiedere il fallimento della Tradeco, visti i debiti verso i lavoratori, pari a 600 mila euro, e verso Previambiente, pari a 300 mila euro”.