4 Novembre 2024 23:34

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4 Novembre 2024 23:34

IMPERIA. STRESCINO A RUOTA LIBERA. “I TIFOSI AVEVANO L’ORDINE DI FISCHIARE LA GORLERO. PISCINA, IL COMUNE STA DORMENDO”/L’INTERVISTA

In breve: Chiamato in causa più volte nelle ultime settimane in relazione alle polemiche sulla gestione della piscina Cascione, l'ex Sindaco e assessore allo sport Paolo Strescino ha rilasciato a ImperiaPost una lunga intervista. "È l'ultima volta che parlo"

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Chiamato in causa più volte nelle ultime settimane in relazione alle polemiche sulla gestione della piscina Cascione, l’ex Sindaco e assessore allo sport Paolo Strescino ha rilasciato a ImperiaPost una lunga intervista. È l’ultima volta che parlo. Non mi interessa finire sui giornali. Ma voglio chiarire alcuni aspetti perché troppe volte in quest’ultimo periodo il mio nome è stato tirato in mezzo a sproposito” ha premesso Strescino prima di rispondere alle nostre domande.

PARTIAMO DALLA PISCINA. PERCHÉ TUTTE QUESTE POLEMICHE?

Chi tende a portare la vicenda sullo scontro personale non ha capito niente. Prendo tre dati, trasparenza, qualità del servizio e risultati sportivi. Siamo di fronte a una situazione in cui c’è un presidente che dice che i conti sono a posto, ma non li fa vedere, che dice che firma il rinnovo della concessione, ma è da 8 mesi che non lo fa, che dice che chi lo accusa non vuole bene allo sport, ma poi distrugge una squadra che aveva dato lustro alla città di Imperia in tutto il mondo. Se al Sindaco e alla città non gliene importa niente della piscina, a me non frega nulla. La mia famiglia, come azienda Strescino, ha fatto le sue scelte. Non vogliamo avere più niente a che fare con la Rari Nantes finché la società sarà in mano a una sola famiglia”.

E IL COMUNE? COME VALUTA L’OPERATO DELL’AMMINISTRAZIONE?

“Il Comune non può dormire. Se la Rari Nantes comunica che sono cominciati i lavori di manutenzione e poi viene montata un’impalcatura finta senza neanche la cartellonistica prevista dalla legge, il Comune non può non dire nulla. A me di quello che fanno Ramone, Todiere e Leone non interessa. La situazione deficitaria della piscina è un dato di fatto. Il servizio non brilla e sarebbero necessarie verifiche strutturali in materia di sicurezza e di norme antincendio, ma non per Strescino, piuttosto per evitare che la piscina crolli in testa a qualcuno“.

Se fossi stato io il Sindaco di Imperia, la rari Nantes avrebbe già perso la concessione per la gestione della piscina. Qui sembra che io pensi tutti i giorni alla piscina, ma non è così, io ho ben altri problemi a cui pensare. Il fatto è che qui, complice qualche giornalista forse un po’ troppo amico, qualcuno fa passare messaggi talmente distorti che alla fine la gente ci crede. I conti della Rari Nantes sarebbero in ordine? Bene, allora perché Ramone non li pubblica. Vediamo le trasferte, le cene, i pranzi. Ramone è pronto a firmare? Vada e firmi se davvero è così. Sono dieci mesi che la Rari gestisce la piscina senza aver firmato nulla. Io quando ero assessore chiesi in tutti i modi di firmare. L’amministrazione invece di affrontare il problema lo rimpalla. L’unica proposta buona è quella di Montesano, di buon senso e a tutela dell’amministrazione pubblica e dei soldi pubblici”.

IL CONTRATTO PERCHÈ NON È ANCORA STATO FIRMATO?

“Il motivo per cui il contratto non sia ancora stato firmato non è affar mio. Quello che non mi sembra normale è che i consiglieri comunali che fanno parte della Commissione di Vigilanza non abbiano detto nulla. E mi riferisco a Grosso e alla Poillucci. Hanno ricevuto una lettera da un socio che denunciava la mancata consegna dei conti societari e non hanno mosso un dito. Se uno non sa svolgere il suo lavoro non so cosa farci. Inutile però poi lamentarsi del fatto che i consiglieri comunali contano troppo poco. Io mi sono dimesso perché non condividevo un certo modo di amministrare la città. Il progetto era nato con presupposti diversi. La gestione della piscina è il paradigma dei due mondi diversi che esistono in questa città. L’unico interrogativo a cui non so dare una risposta è: perché non gliene frega niente a nessuno? Non è la mia battaglia, né quella di Todiere o di Ramone, che per altro fa il presidente per sbaglio perché altri due candidati avevano rifiutato, ma della città”.

LA SETTIMANA SCORSA GIULIA GORLERO È TORNATA A IMPERIA DA AVVERSARIA. NON SONO MANCATE LE POLEMICHE…

Il modo in cui è stata accolta Giulia Gorlero al suo ritorno a Imperia con la calottina del Messina è una vergogna. Una freddezza ingiustificata. I tifosi avevano l’ordine di fischiarla. Qualcuno ha avuto il coraggio di dire che sarebbe andata via per soldi. È stata messa nelle condizioni di andare via. Chi oggi è alla guida della Rari Nantes ha distrutto una delle realtà sportive più belle d’Europa. E l’ha fatto scientificamente, volontariamente. Ramone quando la Mediterranea Imperia ha vinto il campionato non si è neanche presentato alla festa scudetto, non ha neanche offerto una bottiglia alle ragazze. Cose mai viste. Ramone è l’emblema di coloro a cui la politica ha regalato una poltrona e che poi si legano a una cordata o a un’altra per non perderla. C’è gente che è in politica da 40 anni. Io dopo 20 anni me ne sono andato”.

POLITICA LOCALE, LA MAGGIORANZA APPARE SEMPRE PIÙ IN DIFFICOLTÀ E IN CITTÀ IL MALCONTENTO APPARE SEMPRE PIÙ PALPABILE. COSA NE PENSA?

Mi pare di essere stato uno dei pochi a rinunciare in autonomia a incarichi remunerati. Non mi pare di ricordarne molti altri. Mi viene in mente giusto Bellotti. La gente non si accorge che in consiglio comunale ci sono gli stessi che c’erano quando io ero bambino? O loro, oppure i loro figli o nipoti. O sono in consiglio o in qualche partecipata. Ho la ‘sfortuna’ che la mia compagna sieda in consiglio comunale e sostenga la maggioranza. Questo non significa che io non possa prendere posizioni polemiche nei confronti dell’attuale amministrazione. Ad esempio ho consigliato più volte al Sindaco di aprire la segreteria alla città, così come avevo fatto io e come hanno fatto tutti i miei predecessori. Ognuno poi è libero di fare le scelte che vuole. Però non mi sta bene essere sempre tirato in mezzo, perché ormai la mia esperienza politico-amministrativa è chiusa”.

Sono andato a Porto Maurizio. Ho fatto un giro in moto. Quando leggo che tutto quello che è stato fatto dal centrodestra è sbagliato non va bene. L’amministrazione Capacci ha ereditato tutto quello che di buono aveva fatto la giunta tecnica. La Passeggiata degli innamorati, piazza Benza, il mercato di Porto, il palazzetto, la biblioteca, al di là dei casini non è che non si sia fatto nulla. Quelle che mancano sono le prospettive. Ha senso fare il palazzetto, ma se poi il Comune non permette alle società sportive di usarlo, se non a singhiozzo, qualcosa si é sbagliato. Quando sento che la Polizia Municipale fa mille multe al Parasio, penso che ci sia qualche corto circuito nell’amministrazione comunale. Idem quando si levano i parcheggi per disabili a Borgo Marina. Vogliamo poi parlare del Festival Grock? Se veramente si fosse voluto allargare la manifestazione, si sarebbe dovuta portare a Ginevra, certamente non a Diano Marina. Imperia ha perso il Festival, questa è la verità. E si parla di una rassegna che avrebbe potuto dare lustro alla città di Imperia. La gente a Imperia non sa chi sono gli assessori. Come possono gli assessori non avere i segretari? Se non ce l’hanno dovrebbero stare tutti i giorni in giro, per strada, a contatto con i cittadini. 

Per me questa amministrazione è un’esperienza chiusa. Ho dato tutto. Ci ho messo io l’idea. Ora la gente vuole il cambiamento. Io ho deciso di uscire e gradirei che la mia faccia non finisse più sui giornali”.

 

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