23 Novembre 2024 22:48

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23 Novembre 2024 22:48

GENOVA. “NO ALLA MOBILITÀ SELVAGGIA”. PRESIDIO DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI IMPERIA SOTTO LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE /LE IMMAGINI

In breve: I lavoratori sono sempre piu preoccupati per la situazione che si trascina da circa un anno. Gli ultimi tagli di fondi previsti rischiano di procurare gravi danni ai servizi per cittadini ed ai lavoratori.

dipendenti provincia a genova

Questa mattina una rappresentanza dei dipendenti della Provincia di Imperia ha partecipato al presidio che si è svolto a Genova sotto la sede del Consiglio Regionale Ligure. I lavoratori sono sempre piu preoccupati per la situazione che si trascina da circa un anno. Gli ultimi tagli di fondi previsti rischiano di procurare gravi danni ai servizi per cittadini ed ai lavoratori.

NO ALLA MOBILITÀ SELVAGGIA E AI TAGLI AL SISTEMA DELLE AUTONOMIE

Dopo il riordino incompiuto delle Province

NO A UN DECRETO CHE :

Riduce i salari violando le garanzie stabilite dalla legge

Disperde le conoscenze e la professionalità dei lavoratori

Non garantisce efficacia alle procedure

SI ALLA RIALLOCAZIONE DEL PERSONALE PROVINCIALE

Alla valorizzazione delle competenze professionali a un vero rilancio dei servizi sul territorio.

Qui sopra l’essenza del volantino unitario CGIL CISL UIL per la giornata di manifestazioni del 27 ottobre – Visti gli enormi ritardi che stanno caratterizzando il processo di riordino del sistema delle autonomie locali ed in particolare delle Province e delle Città metropolitane.

“Come abbiamo avuto modo di sollecitare – Scrive Lauro Laura, dipendente provincia di Imperia anche negli ultimi giorni, è necessario che il Governo si faccia carico delle seguenti argomenti:

1. Completare al più presto il processo di riordino delle funzioni non fondamentali a livello regionale e, successivamente, attivare tutte le procedure di mobilità previste dal decreto riservandole al personale non collocato nelle suddette funzioni;

2. Individuare una soluzione per evitare lo smantellamento dei corpi di polizia provinciale senza che questo ostacoli le procedure di ricollocazione del rimanente personale;

3. In considerazione della conferma dei tagli ai trasferimenti delle province indicati nella Legge di Stabilità 2016 che sta per iniziare il suo iter, un impegno affinché, in coerenza con quanto previsto nella legge di conversione del dl 78/2015 in merito ai bilanci degli Enti di area vasta, si riduca il prelievo previsto dalla legge di stabilità 2015 evitando, in questo modo, gli effetti di situazioni di disequilibrio finanziario di molti Enti;

4. Individuare una soluzione medio tempore che non vada a depauperare il reddito pro capite e che mantenga immutati i livelli salariali dei lavoratori trasferiti almeno fino all’effettiva integrazione nel nuovo Ente e alla nuova contrattazione;

5. La risoluzione del problema del precariato prossimo alla scadenza del 31 dicembre;

6. Attivare, laddove fossero mancate, tutte le forme di partecipazione sindacale previste dalla normativa, a partire da un confronto nazionale anche con il coinvolgimento di Regioni, Province e Comuni, ormai fermo da troppo tempo;

7. Affrontare con urgenza il processo di riorganizzazione e di rafforzamento dei Centri per l’impiego con particolare attenzione alla salvaguardia di tutto il personale interessato”.

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