24 Dicembre 2024 18:19

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IMPERIA A MISURA DI DISABILE. APPROVATA IN CONSIGLIO LA PRIMA TRANCHE DEL PROGETTO PEBA /ECCO COME CAMBIERÀ LA CITTÀ

In breve: "Questo lavoro è stato svolto impiegando circa 500 ore di lavoro, senza costi per l'amministrazione. Un omaggio a tutti i cittadini e in particolare a quelli con disabilità".

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Imperia si appresta finalmente a diventare una città a misura di disabile. Ieri, martedì 27 ottobre, infatti, il consiglio comunale ha approvato la prima tranche del progetto Peba che interesserà una porzione della città, da Piazza De Amicis sino a Viale Matteotti (all’altezza della Casema dei Carabinieri).

Un progetto da 190 mila euro, finanziato interamente con fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione, voluto fortemente dall’architetto e consigliere comunale del Partito Democratico Fiorenzo Marino, presidente della Commissione Speciale Peba (istituita nel novembre 2013 su proposta dello stesso Marino in consiglio comunale, non prevede il gettone di presenza).

ImperiaPost lo ha incontrato per avere maggiori delucidazioni su un progetto destinato a rendere Imperia più vivibile non solo per i disabili, ma per l’intera cittadinanza.

QUALI ZONE DELLA CITTÀ INTERESSERÀ IL PROGETTO?

“Il progetto interesserà piazza De Amicis, piazza Dante, via Bonfante, via della Repubblica e Viale Matteotti, sino alla Caserma dei Carabinieri e comprende anche il progetto Pedibus su Oneglia. Verrà finanziato con fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione 2014-2015. In totale 190 mila euro”.

QUALI INTERVENTI SONO PREVISTI?

“Attraversamenti pedonali protetti, che permetteranno alle persone con disabilità di poter attraversare in sicurezza grazie all’ausilio di scivoli e rampe che sostituiranno scalini e dislivelli. Inoltre è prevista, in corrispondenza degli attraversi pedonali, il ricorso a un sistema di segnalazione per non vedenti che consiste in una pavimentazione tattile chiamata ‘loges’. Sono previsti poi interventi in corrispondenza delle fermate degli autobus. Abbiamo deciso di adottare il cosiddetto sistema ‘a molo’. In pratica avanzeremo i marciapiede in corrispondenza delle fermate degli autobus sino al bordo della carreggiata, in pratica sino alla linea gialla che delimita la fermata. Questo per permettere al disabile di poter salire sugli autobus senza problemi, godendo di un ampio spazio di manovra per la carrozzella. Ma si tratta di un intervento utile anche per gli anziani.

Verranno rimossi infatti tutti i dislivelli tra i marciapiede e la strada in prossimità delle fermate degli autobus facilitando così per tutti le operazione di salita. Altro intervento previsto è quello tra via Belgrano e piazza De Amicis. La strada in un punto specifico di piazza De Amicis termina in mezzo a un’aiuola che, di fatto, costituisce una barriera architettonica insormontabile per un disabile in carrozzella. In questo caso apriremo un passaggio all’interno dell’aiuola. Anche in questo caso si tratta di un intervento che faciliterà il passaggio di tutti i cittadini, non solo dei disabili. In ultimo allargheremo diversi marciapiede per facilitare non solo l’accesso ai disabili, ma anche il passaggio pedonale”.

QUANTO COSTERÀ L’INTERVENTO È QUANDO È PREVISTO L’INIZIO DEI LAVORI?

“In totale 190 mila euro. Per quanto concerne piazza De Amicis e piazza Dante 30 mila euro, via della Repubblica 11 mila euro. Poi c’è Viale Matteotti, i cui lavori sono suddivisi in tre tranche. Sino all’Inail 27 mila euro, dall’Inail al Comune di Imperia 41 mila euro e dal Comune alla Caserma dei Carabinieri 27 mila euro. In totale 136 mila euro, a cui si aggiungono i 35 mila euro del progetto pedibus e 20 mila euro circa di IVA e contributi vari.

Per l’inizio dei lavori credo si possa partire già tra pochi mesi. Questo lavoro è stato svolto impiegando circa 500 ore di lavoro, senza costi per l’amministrazione. Un omaggio a tutti i cittadini e in particolare a quelli con disabilità .Approfitto dell’occasione anche per annunciare che è mia intenzione trasformare da speciale a permanente la Commissione Peba mediante una modifica allo statuto. Si tratta di una modifica già in itinere”.

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