5 Novembre 2024 15:26

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5 Novembre 2024 15:26

IMPERIA. CRISI POLITICA. PAOLO RE (IC):”CAPACCI SUCCUBE DEI PARTITI. NON CI VUOLE? ALLORA CI CACCI!” / LA RESA DEI CONTI

In breve: "Noi ad oggi non abbiamo chiesto nulla e non chiediamo nulla di personale. Se poi un giorno diventeremo un gruppo autonomo allora chiederemo di essere rappresentati in giunta com'è giusto che sia".

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Imperia – Dopo il consiglio rovente di ieri sera in cui la maggioranza è stata sconfitta per un voto (15-14) sulla mozione relativa alla Ztl del Parasio presentata dai consiglieri: Paolo Re, Natalia Riccò, Ester D’Agostino e Susanna Palma, ImperiaPost ha raccolto il commento a caldo dei “dissidenti” di “Imperia Cambia”.

“La mozione – spiegano i tre “dissidenti” – è stata l’epilogo degli svariati tentativi di farci ascoltare dall’amministrazione. Nel testo abbiamo parlato di una richiesta transitoria, previa autorizzazione degli enti, richiedendo soluzioni alternative. Ciò dimostra che non c’è una volontà di mandare a casa l’amministrazione. Questo è stato un input politico raccolto dalla gente che finora non era stata ascoltata, è un anno che ne parliamo. 

È inutile che si parli di attacco al sindaco o di gioco da bambini, qua non si è capito che non si tratta di un’uscita elettorale. Perché allora qualunque cosa è riconducibile a fini elettorali. L’opposizione si fa in altri modi: votando contro pratiche importanti, con dei no a priori. Noi abbiamo sempre agito in modo costruttivo e propositivo come quando abbiamo parlato delle manutenzioni, dei mutui e più volte abbiamo elogiato l’amministrazione. Tutte le nostre richieste sono state presentate prima alla giunta e ai dirigenti.

Non siamo mai arrivati in consiglio e ci siamo comportati come volevamo. Il sindaco Capacci, fino ad ora, ha attuato un perfetto manuale Cencelli, subendo le pressioni di tutti i partiti, su ogni tipo di scelta amministrativa con elenchi infiniti di richieste. Noi ad oggi non abbiamo chiesto nulla e non chiediamo nulla di personale. Se poi un giorno diventeremo un gruppo autonomo allora chiederemo di essere rappresentati in giunta com’è giusto che sia”. 

Il vostro collega Fulvio Balestra e lo stesso sindaco ha paventato l’opzione di una vostra dimissione da consiglieri o comunque dal gruppo “Imperia Cambia” parlando a più riprese di un accordo non mantenuto. Cosa rispondete?

“Se e quando decideremo di andarcene lo decideremo noi a meno che il sindaco non decida di mandarci via. Noi stiamo facendo una battaglia amministrativa. Il consigliere ha il diritto dovere di controllare e dare indirizzi politici. L’accordo non è mai stato fatto con noi anche perché in due non abbiamo partecipato e abbiamo da subito espresso la volontà di non scendere a compromessi. L’amministrazione deve impegnarsi sulla base di quello che i consiglieri richiedono. Il punto fondamentale è la politica di bilancio. Il sindaco non ha capito che noi se chiediamo qualcosa lo facciamo come gruppo per avere una rappresentanza politica, vogliamo sentirci tutelati.

Sulla questione della mozione non si può fare paragoni con altre città dove ci sono: tram, autobus, navette, ascensori, scale mobili, i taxi che costano relativamente poco e parcheggi. In questa situazione bisogna dare degli incentivi fiscali per le nuove attività commerciali e dei percorsi turistici che valorizzino il borgo. Si era parlato del portale turistico, che fine ha fatto?

Al Parasio, l’amministrazione, ha fatto prima il tetto e poi le fondamenta. La soluzione adottata dall’amministrazione è sbagliata, il Parasio è un borgo morto su un promontorio e l’isola pedonale con la ztl in questo modo lo fa morire ancor di più”.

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