Ancora problemi in relazione ai tempi di attesa al pronto soccorso di Imperia. Questa volta a parlare è C.R., 75 anni, che racconta quella che è stata la sua esperienza nella giornata di mercoledì 28 ottobre presso la struttura di primo soccorso del nosocomio del capoluogo ponentino. “Nella mattinata di mercoledì 28 ottobre sono rimasta vittima di un incidente stradale, rilevato dal Corpo di Polizia Municipale, all’altezza del Supermercato Ekom in Via Argine Sinistro a Imperia. Mentre stavo caricando la spesa sulla mia auto regolarmente parcheggiata, il conducente di un furgone perdeva il controllo del mezzo e tamponava la mia vettura che per l’urto si movimentava e mi investiva facendomi finire con un piede sotto la ruota della stessa”. “Da quel momento, mio malgrado sono stata proiettata in una sorta di girone dantesco. Portata con ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile intorno alle ore 11, iniziava l’attesa. Lo scorrere delle ore procedeva inesorabile senza che nessuno provvedesse a effettuare i controlli clinici del caso. Alle ore 19.00 e solo dopo l’intervento spazientito di mia figlia, i sanitari provvedevano a visitarmi. Una situazione allucinante. Otto ore di attesa per una persona anziana e con problemi di salute sono un’eternità. Un tipico esempio di malasanità pubblica per residenti e non. Immagino un turista che sia costretto a ricorrere a questa struttura cosa possa pensare…”.C.R. non è stata la sola “vittima” di giornata. “Nella sala d’aspetto – racconta l’anziana – altre persone anche molto avanti con gli anni nelle stesse identiche condizioni., parcheggiate su una sedia o su una lettiga ad aspettare una chiamata che mai arrivava, e, ciliegina sulla torta, a una paziente novantenne per la quale era stato disposto il trasferimento al Santa Corona di Pietra Ligure è stato detto di provvedere autonomamente a cercarsi un’ambulanza”.