Imperia – Tornano le temutissime pagelle del consiglio comunale. Tornano per i consiglieri, per i loro familiari, per gli elettori ma sopratutto per i lettori di ImperiaPost che, dopo una settimana di notizie poco confortevoli, grazie alle pagelle possono trascorrere 5 minuti di leggerezza. Partiamo con gli assenti: Ida Acquarone (Forza Italia), Giulia Gorlero (Azione Civica) e Riccardo Ghigliazza (Imperia di Tutti). Il voto è complessivo e non è appellabile né dinnanzi al T.A.R. né dinnanzi alla Corte di Cassazione e neppure alla Corte Internazionale di Giustizia.
Ma iniziamo con le pagelle del “Feroce Saladino”.
Alessandro Savioli (Imperia Cambia) voto 9.5: Il “Chierichetto” del consiglio si è trasformato in uomo fatto e finito con il coraggio di sostenere le sue idee incappando nelle ire del suo “dominus”, Carlo Capacci. Il Feroce Saladino apprezza il coraggio e l’onestà intellettuale. Uomo.
Alessandro Casano (Fratelli D’Italia) voto 4.5: La pratica sul protocollo d’intesa relativo alla stazione sciistisca di Monesi gli avrebbe consentito di raggiungere senza difficoltà la sufficienza, ma la “sgommata” con la sua moto sotto il porticato dell’ospedale e la difesa sconnessa attuata fa registrare il suo giovedì nero. Colpevole.
Diego Parodi (presidente del consiglio) voto 4.5: Malgrado il tempo scorra inesorabile le sue abilità nel gestire l’aula non migliorano, anzi. Dopo aver fatto rimuovere il tavolo destinato alla stampa, cerca di rendersi simpatico con battute di spirito di discutibile gusto, l’autorevolezza è un’altra cosa. Dopo oltre 2 anni di mandato, prima da consigliere, poi da presidente del consiglio, continua a confondere il nome del consigliere Oliviero Olivieri. Eppure la fantasia in questo caso è ridotta al minimo. Discreto.
Natalia Riccò (Imperia Cambia) voto 7.5: Retta, decisa e combattiva. La professoressa si è trasformata in un’abile stratega mettendo, assieme ai colleghi, in minoranza il “potente” sindaco Capacci e dando una lezione di democrazia a tutto il consiglio comunale. Decisa.
Luca Falciola (Forza Italia) voto 7.5: Il giovane avvocato consigliere sta superando i maestri/docenti della famosa scuola politica del partito di Silvio Berlusconi. Incalza punto per punto la maggioranza e porta in consiglio i temi cari alla gente della strada. Buona l’idea di disattivare la ztl alla Marina durante l’inverno. Maturo.
Carlo Capacci (sindaco) voto 5.5: Non è di certo un campione di tiro alla fune. La corda dei consiglieri comunali di “Imperia Cambia” si è rotta e lui è rimasto con il pezzo più corto in mano. In difficoltà nel tenere il gruppo sotto controllo anche con l’assist del consigliere del M5S Russo, non più indomabile come una volta. Il primo cittadino sembra sempre più svogliato e poco motivato. Stanco.
Uomo nel pubblico: voto 4.5 Con lo sguardo “vigile” si appassiona ai lavori del consiglio, ma poco dopo inizia a “imbastire” l’operatore televisivo proprio come gli anziani che fanno amicizia con i capo cantieri. Attorno alle 20 abbandona l’aula senza batter ciglio. “Affari tuoi” su Rai Uno sta per iniziare, forza e coraggio. Discontinuo.
Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) voto 6: Fa il suo senza brillare. Attacca Abbo a inizio serata sottolineando che la campanella è una prerogativa del presidente del consiglio comunale. Artefice della richiesta del numero legale che mette in imbarazzo la maggioranza, poi si spegne piano piano. Sottotono.
Fiorenzo Marino (Partito Democratico, chissà ancora per quanto) voto 10 e Lode: Volendo usare una citazione rivisitata del consigliere Montesano, Marino ha “buttato il cuore oltre la barriera architettonica”. Durante il consiglio del 27 ottobre Marino è stato elogiato, in modo bipartisan, per l’importante lavoro sul piano relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche. Che cuore Maestro.
Oliviero Olivieri (Pd) voto 5: Si impegna, ma non convince. Prende il posto del capogruppo Gianfranca Mezzera per una leggera indisposizione vocale di quest’ultima, ma il livello di “Madame Fashion” è difficile da raggiungere. Convince Marino e Lagorio a tenere botta sulla mozione sul Parasio, ma non funziona. Insufficiente.
Roberto Saluzzo (Imperia di Tutti, Imperia per Tutti) voto 7: Alle ore 22.12 prenota telefonicamente il ristorante in aula a voce discretamente alta. Interviene più volte con decisione e carattere per controbattere alla minoranza. Da quando è passato con i socialisti sembra più operativo e forse anche più libero. Buongustaio.
Gianfranco Grosso (Imperia Bene Comune) voto 8: “Consigliere Russo, mica vogliamo pensare che lei risolverà tutti i problemi di questa città, questa è Fuffa!”. Si scaglia con veemenza contro il 5stelle Antonio Russo reo confesso di aver accettato e essere caduto nell’ennesimo trabocchetto amministrativo del sindaco Carlo Capacci. Dopo un inizio un po’ sottotono, Grosso è tornato a ruggire. Castigatore.
Antonio Russo (Movimento cinque stelle) voto 5: La sua ingenuità è disarmante, eppure da un uomo della sua età e della sua esperienza non ci si aspetterebbe questo tipo di scivoloni. Ammette in aula di far parte di un gruppo di lavoro nominato dal sindaco Capacci per affrontare il tema dei rifiuti solidi urbani. Russo ha un cuore buono, ma la politica è un’altra cosa. Ingenuo.
Susanna Palma (Imperia Cambia) voto 8: Prende il coraggio a due mani e tiene botta votando a favore della sua mozione sul Parasio. La sua assenza all’inizio del consiglio mette nuovamente in difficoltà la maggioranza che non può garantire il numero legale. Decisa e seria.
Paolo Re (Imperia Cambia) voto 6.5: Chi è senza peccato scagli la prima pietra e il capo dei “ribelli”qualche peccatuccio ce l’ha anche lui da farsi perdonare. Paziente “Architetto” dello sgambetto amministrativo a Capacci, si muove come uno stratega tra i corridoi del Comune con l’esperienza del vecchio democristiano della giunta Sappa. La resa dei conti con Capacci è sempre più vicina e l’esito è tutt’altro che scontato. “Volpe”.
Rosa Puglia (Segretario Comunale) voto 8.5: L’abbigliamento fashion della segretaria attira le attenzioni dell’assessore “cucadores” Guido Abbo che la preferisce all’assessore Enrica Fresia che indossa un golfino della nonna. Non ce ne vorrà il buon Andrea Matarazzo, ma la Puglia ha una marcia in più. Affascinante.
Piera Poillucci (Forza Italia) 7 : “Donna Piera” presenta l’emendamento a favore dell’ingresso dei cani nei cimiteri cittadini portando avanti la sua battaglia sui diritti degli animali e dei loro padroni. Incalza la Fresia e si scontra con Parodi sull’interpretazione del regolamento. Animalista.
Paolo Montesano (Azione Civica) voto 7: Alla soglia dei 40 anni, con tanto di chioma brizzolata, si trasforma in mediatore facendo la paternale a tutti i consiglieri comunali. Consigliere d’esperienza dispensa consigli alla neo entrata Gavi. Prof.
Con il collega Mangraviti per circa un’ora abbiamo pensato che la foto che ci ha mandato il fotografo ritraesse uno spettatore appassionato al consiglio comunale. Poi ha preso parola e abbiamo scoperto che si trattava di Silvano Anfossi (Partito Democratico) che questa sera ha preso parola. Benvenuto consigliere!
Cara Glorio (Movimento 5 Stelle) voto 7: Le sue mozioni vengono bocciate anche se meritevoli di considerazione. Paladina dei diritti dei cittadini, rimprovera i consiglieri del PD: “Dovreste vergognarvi, voglio la votazione nominale. Voltate le spalle ai cittadini”. Tenace.
Giuseppe De Bonis (Assessore ai cimiteri) voto 8.5: Dopo 50 anni rinnova il regolamento dei servizi cimiteriali. Ha mantenuto la promessa, anche se stasera non ha potuto rispondere ai dubbi di alcuni operatori. Per raggiungere il massimo dei voti avrebbe dovuto tirare fuori dal cilindro anche la sala del commiato. Affidabile.
Ed ecco spuntare in consiglio un super eroe: l’ispettore Gaggero! Sotto il mantello e il ciuffo c’è un super eroe con cazzuola e pala pronto a edificare case a prezzi imbattibili. Capo cantiere/consigliere/ex assessore e adesso anche super eroe. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.