Il sindaco Carlo Capacci ha commentato il violento attentato di questa notte al centro scommesse di via del Collegio a Oneglia.
“UN GRAVE ATTENTATO NELLA NOSTRA CITTA’ occorre affrontare con più determinazione il tema della Sicurezza.
Come amministrazione è un po’ che diciamo che ci sono delle problematiche di sicurezza legati a questa tipologia di sale giochi, come ci sono anche altri tipi di attività mafiose, perché la parola è quella, e questo lo ha già dimostrato fino a prova contraria il processo ‘La Svolta’. Non bisogna più pensare che Imperia sia un’isola felice, anche perché il confine del malaffare non ha confini geografici.
Questo tipo di problemi che sono tenuti sotto controllo dall’ Autorità Giudiziaria, dai Carabinieri, dalla Polizia, dalla Prefettura e quindi molte volte le cose non succedono perché c’è comunque un’attività di prevenzione che dà i suoi effetti.
Purtroppo questa volta è successo questo fatto, gravissimo, credo sia una scossa per tutta la città, dobbiamo quindi prendere atto che anche nella nostra città ci sono questi tipi di fenomeni che sono sicuramente da combattere.
Noi come Amministrazione Comunale sul tema sale giochi e macchinette, abbiamo fatto un’ordinanza per limitare gli orari, quindi siamo fortemente impegnati per cercare di limitare questo tipo di attività perché non fanno altro che contribuire ad aumentare una malattia che si chiama ludopatia. Poi dall’altra parte ci sono interessi diversi.
Nel caso specifico di oggi io non so quale sia il movente, spetta poi all’ Autorità Giudiziaria dire e capire i motivi di cosa sia successo, dobbiamo però prendere atto che Imperia non è più un’isola felice e quindi stare un po’ più attenti in generale.
Quello che posso ribadire è che le forze di Polizia sono costantemente sul pezzo, quando facciamo le riunioni in Prefettura sul tema sicurezza dove c’è un tavolo che si riunisce periodicamente nel quale si affrontano questi problemi e al quale io partecipo costantemente vengono analizzate anche queste problematiche. Lo scopo di quel tavolo è prevenire questi fenomeni. Molte volte si riesce, purtroppo a volte evidentemente no, ma non si può pensare di stoppare tutto a tavolino. Si lavora ma bisogna lavorare di più”.