“Ho pagato 150 euro per avere questo banchetto in Via Berio dal 21 al 24 dicembre e ieri, che era sabato, la giornata di punta, ho incassato 9 euro” dichiara Anna Morelli. Inizia così il discorso con i commercianti delle bancarelle di Via Berio che si sono sentiti completamente abbandonati dall’organizzatore Elio Donzella “Ho il banco di decoupage più piccolo di quello del mio collega di modellismo – spiega la signora Anna Morelli – ma ho pagato quanto lui! Mi hanno anche raccomandato di non lasciare un solo buco vuoto sul banco e poi nessuno passa di qua“.
“Ci avevano promesso una pubblicità in grande – prosegue Marco Tortonesi con il banco di modellismo e collezionismo – e invece siamo relegati qua, senza alcun tipo di collegamento con il resto dei mercatini che invece ieri erano frequentatissimi. Molti di noi domani smontano tutto e se ne vanno, non ha senso restare qui in questo modo“.
“Ci voleva veramente poco per sponsorizzare meglio il tutto – spiega Covarelli Carlo, prodotti tipici umbro-toscani – Bastava un signore vestito da Babbo Natale che con due caramelle invitava la gente a passare da qui, non dico comprare, ma anche solo passare. Noi ci siamo fatti 600 km per arrivare qui ieri, aggiungiamo poi il costo del banco, del vitto e dell’alloggio, siamo già fuori spese, assolutamente. Poi, stiamo parlando noi, ma tutta la via è furiosa a riguardo, non si organizzano le cose in questo modo., Sembriamo dei profughi relegati alla stazione”
Rincara la dose anche Gianfranco Ferri di Painting Velvet: “E’ veramente organizzato male, nessuno sa che siamo qui! Siamo separati dalle altre bancarelle e non siamo qui gratis, abbiamo pagato. Bastavano due festoni che indicassero che siamo qui e magari qualcuno passava. Invece siamo in una sorta di limbo”