Iniziano a delinearsi i contorni dell’inchiesta sull’attentato incendiario che ha provocato l’esplosione della sala scommesse di via del Collegio a Imperia e la morte di un 19enne di origini albanesi, Albert Jakupaj. Gli inquirenti hanno concentrato le indagini sul mondo della droga, in particolare su un giro di stupefacenti che ha interessato la città di Imperia negli ultimi mesi. All’origine dell’attentato potrebbe esserci un regolamento di conti relativo al mancato pagamento di una partita di droga, in particolare cocaina.
Una tesi confermata dal fatto che due dei soggetti coinvolti, Aramit Ismajlukaj, 29 anni, rimasto gravemente ferito nell’esplosione, e Mretjev Ismajlukaj, 19 anni, in carcere, erano stati arrestati nei mesi scorsi dai Carabinieri proprio con l’accusa di spaccio di cocaina. Nel dettaglio, Aramit Ismajlukaj era stato arrestato nel febbraio scorso con 4 grammi di cocaina e una pistola rubata in auto. Processato per direttissima, era stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione con pena sospesa. Mretjev Ismajlukaj era stato invece arrestato nell’ottobre scorso, sempre dai Carabinieri, perché trovato in possesso di 12 grammi di cocaina già suddivisa in dosi e 4.500 euro in contanti. Processato per direttissima, era stato condannato a un anno di carcere, pena sospesa.
Per questo motivo gli inquirenti hanno deciso di concentrarsi non tanto sul mondo delle sale scommesse, quanto sullo spaccio di droga.