24 Novembre 2024 04:14

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24 Novembre 2024 04:14

DIANO MARINA. DECISIONE SHOCK DELLE SUORE. CHIUSA LA CHIESA DEL SACRO CUORE DI SANT’ANNA…E IL PARROCO SI INFURIA / ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: Un fulmine a ciel semi/sereno per Padre Pablo amato da molti ma anche discusso per il suo carattere non troppo diplomatico e un passato travagliato a partire dal 2007 quando fu trasferito dalla parrocchia di Atri (TE).
ESQUIVEL DIANO MARINA
Diano Marina – “Non c’è piaga peggiore, nel prima-durante-e post Messa che la bigotteria. Le bigotte sono la versione al femminile di quelli ai quali il Divino Maestro disse: LE PROSTITUTE VANNO DAVANTI A VOI NEL REGNO DEI CIELI!!! Certo, perché queste vendono il corpo, quali sempre per bisogno, quelle altre invece vendono l’anima, per diabolico e patologico piacere! Poveracce!!! Conosco più di una, che addirittura puntano su di noi preti, pensando di fare colpo, e invece fanno sempre pena, e a volte anche schifo!”.
È questo il contenuto dell’ultimo post pubblicato da Padre Juan Pablo Esquivel, 52 anni originario di Santa Fe (Argentina), che nei giorni scorsi, dopo 8 anni, si è visto chiudere la Chiesa del Sacro Cuore, nel quartiere di Sant’Anna nella città degli aranci. Un fulmine a ciel semi/sereno per Padre Pablo amato da molti ma anche discusso per il suo carattere non troppo diplomatico e un passato travagliato a partire dal 2007 quando fu trasferito dalla parrocchia di Atri. La chiesetta di Sant’Anna è comunque un punto di riferimento per gli abitanti della zona e dai moltissimi turisti che durante l’estate si recano a messa nella piccola chiesetta in riva al mare e l’inaspettata chiusura.
“Con grande pena e sgomento – scrive ancora sulla sua bacheca Facebook – comunico a tutti che a partire de oggi la Chiesa del Sacro Cuore, nel quartiere di Sant’Anna chiude i battenti, in modo tale che non ci sarà più la Santa Messa, né durante la settimana, e neppure i fine settimane… É una decisione che mi é stata comunicata in modo totalmente intempestivo ieri, dalla provinciale delle Suore d’Egitto, e che francamente considero avventata e imprudente. Questa chiesa, nella quale ho servito per ben 8 anni e un mese, é stato un vero faro per il quartiere e non solo, considerando che, attorniata di alberghi, ha accolto ogni anno le diverse ondate di villeggianti che, sopratutto d’estate ma anche d’inverno accudivano per partecipare alla Santa Messa, ricevere il perdono dei peccati, le incessanti benedizioni (é stato il primo luogo dove ho incominciato a benedire tutti coloro che non ricevono la Santa Comunione) e anche la spiegazione della Parola del Signore, che attraverso le omelie predicate e messe poi nella web sono state una espressione della nuova evangelizzazione. Mi dispiace immensamente, pensando sopratutto all’impatto negativo che questo sicuramente provocherà in tutti gli “habituel”, e particolarmente nei villeggianti… Approfitto di questo avviso per offrire i miei servizi come sacerdote a tutti coloro che vogliano far celebrare Sante Messe per le proprie intenzioni, per i vivi o per i defunti, e non trovano luogo un’opportunità nelle proprie parrocchie, visto che adesso rimango intempestivamente sprovvisto di intenzioni da applicare. Per messaggio privato qui stesso possono contattarmi gli interessati. Grazie, e… speriamo bene, anzi: Speriamo nel Signore!”
 Una chiusura che sembra esser stata causata da alcune voci/maldicenze di alcune parrocchiane definite “bigotte” dal parroco argentino:“Il Catechismo maggiore di San Pio X – scrive Padre Juan Pablo – insegna che, tra i peccati contro lo Spirito Santo (peccati di una enorme gravità), si trova uno che ha a che vedere con l‘infame atteggiamento che una bigotta bipolare ha preso contro di me, prendendo la forma di un diabolico ricatto: IMPUGNARE LA VERITÀ CONOSCIUTA!, oppure, dichiarare solennemente una bugia, sapendo che é tale, con l’aggravante che si fa per infangare il buon nome di un sacerdote… Un noto penalista genovese si é offerto per aiutarmi a mettere a posto a chi fa queste nefandezze… senza rinunciare a priori a questa possibilità, per il momento preferisco attendere: più di una volta ho visto nella mia vita sacerdotale il colpo terribile che, come un boomerang, torna con forza implacabile su chi lo aveva lanciato, come il frutto raccolto dalla sua semina!!!”
Il confronto con il Vescovo Mario Oliveri.
“Ironía della vita! Oggi telefono a mio santo vescovo, Mons. Oliveri, per salutarlo per il suo 25º di ordinazione episcopale. Lo aggiorno un po’ su questa vicenda che lui conosce troppo bene, e lui mi dice (con tono di vero padre):” Juan Pablo, ho notato che nel tuo ministero sacerdotale, sei o molto amato o molto odiato”… Ed io chiedo: “E secondo voi, Padre, questo va bene o male?” E lui mi dice: “Questo é il prezzo che pagano le persone che agiscono con viva passione: non lasciano mai nessuno indifferente, lasciano sempre un segno… Sono segno di contraddizione, come é stato nostro Signore”… Ironia della vita! É lui nel suo giorno onorato, ed invece di farli un dono, lo ricevo io da lui! A volte una semplice telefonata può avere il sapore ed il profumo della Pentecoste!”.
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