“Caro Consigliere Montesano, lei confonde i ruoli in maniera imbarazzante. Dovrebbe spiegarmi meglio chi dovrei difendere io se non i cittadini e quali altri partiti invece difenderei? Fa un po’ di confusione, forse perché privo di contenuti veri da contrappormi, ma le ricordo che a volte il silenzio vale oro”. Così tuona il capogruppo di Imperia Bene Comune, Gian Franco Grosso, in merito alle dichiarazioni del Gruppo Consiliare Azione Civica Paolo Montesano.
“Lei non ha capito Montesano che la mia preoccupazione sul ruolo assunto dal sindaco è rivolto alla città perché io non sono come lei e il suo partito, legato a qualche gruppo di potere particolare. Io non ho mai partecipato in 20 anni di politica alla spartizione delle poltrone nelle varie società e infrastrutture comunali. Io non ero nel partito di Strescino quando condizionava le presidenze della Rari Nantes o della Balneare, né ero con lui quando le difendeva a spada tratta nonostante l’evidenza. Ma non ero nemmeno con lui quando scaricava i suoi uomini solo per disegni politici precisi o vendette personali. Invece c’era lei. Lei c’è sempre stato con lui, che era il suo capo carismatico, mi risulta anche lei sia stato il suo segretario particolare in AN. Questa è la differenza tra me e lei. Io posso parlare perché non ho proprio da difendere nessuna vecchia amicizia personale o politica.
La brutta figura sportiva della Rari Nantes mi interessa molto meno delle difficoltà che invece possono avere i bambini, gli anziani e i diversamente abili se non hanno un impianto natatorio all’altezza. Mi interessa di più conoscere dove e come sono stati utilizzati i fondi trasferiti dal comune alla Rari. E infatti da quando sono nella commissione di vigilanza ho chiesto documentazione, ho preteso sopralluoghi da parte degli uffici tecnici e ho posto domande sulla funzionalità dell’impianto. Cosa che per 7 anni nessuno si è sognato di fare. Perché le ricordo che prima della Società Rari Nantes è la piscina il bene comune di interesse pubblico e che lo sport non è solo quello del professionismo ma, soprattutto, quello che si offre ai giovani, sia come concetto che come strutture disponibili.
Anche a me preoccupa che dentro Rari Nantes ci siano situazioni di dubbia democraticità statutaria, ma la Rari è una società sportiva privata nella quale io non ho né rappresentanti né interessi, per cui non mi addentro nei suoi meandri perversi, creati anche dal suo ex partito! Semmai mi chiedo se il Sindaco o lei pubblicamente vi siate mai posti il problema giuridico se una società così regolamentata e costruita meriti di gestire un impianto di pubblico interesse ed è proprio per questo che mi preoccupo del ruolo assunto del Sindaco nella Società Balneare. Perché sia nella Balnerare che nella Rari Nantes girano gli stessi nomi e gli stessi gruppi economici che da anni hanno le mani sulla città, che da anni è la sua città non la mia, politicamente intendo!
Detto ciò Montesano si preoccupi di fare bene il suo ruolo di consigliere di maggioranza, cioè di chi può veramente incidere sulla qualità dell’amministrazione, perché al contrario io sono solo un misero consigliere di minoranza e lo sono dal 1999, dunque senza alcuna possibilità di gestire le cose.
Il fatto che lei chieda a me una posizione, dopo che le ho più volte espresse in tutti i consessi pubblici cui ho partecipato mi fa strano, quando lei avrà si e no parlato due volte in consiglio comunale e per non più di tre minuti. Si esprima lei che gira nelle segrete stanze del potere e se ha qualcosa da fare qualche critica su come la sua maggioranza governa lo faccia, con dignità e coraggio, non buttando la palla in corner!”