A seguito della polemica nata con i proprietari della bancarelle natalizie in Via Berio, l’organizzatore Elio Donzella, ha voluto rispondere ad alcune proteste a suo dire, sbagliate: “Non credo che gli operatori delle bancarelle di Via Berio possano sentirsi abbandonati in quanto la mia presenza è costante, a partire dalle ore 7,30 del mattino e fino alle ore 21,00 di sera, con breve assenza per necessità fisiologiche e di pranzo. Sotto i portici di Via Bonfante sembra che ci sia tanta gente perchè i portici sono solo più stretti, basta che si fermino due persone e sembra che ci sia il mondo. Sabato non è vero che c’era poca gente“.
“Per quanto riguarda i costi, le bancarelle pagano un costo unitario simile per spazi da 1 a 4 mt di larghezza per una questione di logica. Il prezzo pagato per avere una bancarella nella via copre inoltre i seguenti costi: costi singoli di occupazione suolo pubblico, costi del guardianaggio notturno effettuato da una persona per 12 ore dalle ore 20,00 alle ore 8,00, costi di fornitura e allaccio alla corrente elettrica per illuminazione, costi di spese pubblicitarie, costi generali di burocrazia (marche da bollo, fotocopie documentazione per il Comune) infine una parte viene trattenuta come compenso organizzativo visto che chi organizza è un’azienda commerciale con licenza di pubblica sicurezza, pertanto tenuta a tutti gli adempimenti fiscali, compreso il pagamento delle imposte”
“Per quanto riguarda poi la pubblicità, la abbiamo fatto come avevamo detto; tutti coloro che avevano il banco in Via Berio sono presenti da tanti anni, sanno che tipo di realtà c’è e a cui vanno incontro. C’è stato uno scarso risultato economico, va bene, ma non sono dovuti a problemi di collegamenti al centro di Imperia. Nessuno aveva promesso una pubblicità in grande oltre a quella realmente fatta (un paio di pagine pubblicitarie intere acquistate sul quotidiano a maggior diffusione regionale per il quale lavoro e tre tabelloni pubblicitari bifacciali delle dimensioni di mt. 1,00×0,70 posizionati sotto i portici di Via Bonfante ed in Piazza San Giovanni). Domani saranno, probabilmente, tre i banchi che smonteranno, proprio quelli delle persone che si lamentano, mentre tutti gli altri rimarranno fino a martedì 24“.
“Organizzo manifestazioni commerciali dal lontano 1990 e in tutti questi anni ho maturato un poco di esperienza tanto da sapere molto bene cosa è necessario fare in questi casi. La polemica si può fare, ma nei confronti delle cause che hanno generato la crisi economica. La colpa se non passano le persone non è dell’organizzatore, non si può garantire la presenza di persone“.