Imperia – Riparte dopo 10 anni di stop il progetto di riqualificazione dell’ex area Renzetti. Nel mese di agosto la “Domas Immobiliare”, dopo 22 anni dal primo progetto, ha ritirato la licenza per completare il cosiddetto “Palazzo di Vetro” sbloccando di fatto i 150 mila euro di oneri di urbanizzazione destinati, in base ad una delibera di giunta ormai datata, alla ristrutturazione del mercato coperto di Oneglia così come annunciato nelle scorse settimane dall’assessore ai lavori pubblici Enrica Fresia. Tra le novità più importanti c’è lo smantellamento della vetrata che caratterizzava l’edificio sostituita da una copertura di muratura sullo stile dei palazzi limitrofi, inizio ‘900.
Nel complesso verranno realizzati circa 80 appartamenti ad uso residenziale e numerosi negozi al piano terra. Inoltre sarà realizzata una strada di collegamento tra via Tommaso Schiva e via Foce.
La “Domas” dovrà realizzare anche un parcheggio pubblico per circa mq 1275, un tratto di marciapiede sia sul lato nord che sud della nuova strada che verrà realizzata e l’alberatura di Via T. Schiva.
La storia.
La vicenda della ristrutturazione dell’area “ex Renzetti” iniziò nel 1991 quando venne approvato un progetto, con la legge speciale n. 205/1989, relativo alla realizzazione di tre piani interrati destinati a parcheggio e di sei piani in elevazione fuori terra dei quali, i primi due destinati ad hall, shopping center e spazi di rappresentanza di una struttura alberghiera allocata nei successivi quattro piani. Nel 1992 fu approvata una seconda fase di intervento che prevedeva sostanzialmente la sopraelevazione dell’albergo finalizzata a destinazione residenziale (grattacielo).
Tale progetto generò però un contenzioso lungo ed articolato con la Soprintendenza Ambientale che espresse parere negativo. Nel 2001, la soc. DOMAS Immobiliare Srl chiese pertanto l’attivazione delle procedure di approvazione di una variante al progetto di piano particolareggiato, nello specifico si tratta della zona di ristrutturazione urbanistica indicata con la sigla”ZR2B” del vigente Piano Regolatore Generale, che si concluse ottenendo i pareri positivi della Soprintendenza e della Provincia. Il piano particolareggiato definitivamente approvato nel 2005 si basa sulla possibilità di completare l’intervento senza ricorrere ad un suo sviluppo in altezza. Si recuperano le volumetrie residue con la realizzazione di un ampliamento in senso trasversale ed un innalzamento dell’edificio di soli due piani più il sottotetto abitabile.
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