5 Novembre 2024 01:15

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5 Novembre 2024 01:15

IMPERIA. CONTROLLI DEI FONDI OLIVATI. CIA:”NON VORREMMO CHE IL RISULTATO DI QUESTO SPIEGAMENTO DI FORZE CREI UN FORTE IMPULSO ALL’ABBANDONO DEGLI ULIVETI”

In breve: "In questi giorni assistiamo allo svolgersi di una intensa attività di controllo da parte degli agenti del Corpo Forestale dello Stato e degli Ispettori del Ministero del Lavoro presso i fondi olivati della nostra provincia"

cia controlli oliveti

“In questi giorni assistiamo allo svolgersi di una intensa attività di controllo da parte degli agenti del Corpo Forestale dello Stato e degli Ispettori del Ministero del Lavoro presso i fondi olivati della nostra provincia”. Così dichiara Stefano Roggerone, presidente della CIA di Imperia.

“Questa attività si colloca all’interno di una campagna che il Ministero del Lavoro ha inteso attuare presso le aziende agricole in occasione delle operazioni di raccolta; un paio di mesi fa sono state le aziende viticole ad essere oggetto dei controlli, ora lo sono quelle olivicole.

La C.I.A. di Imperia, come tutta la Confederazione a livello nazionale, ha sempre dimostrato nei fatti la sua più totale contrarietà ad ogni forma di sfruttamento nel mondo del lavoro agricolo ed anche in questa occasione ribadisce la necessità di debellare cattive abitudini che alterano la leale concorrenza tra le stesse imprese agricole e gettato discredito su un comparto che ha saputo negli anni diventare l’autentico caposaldo del “made in Italy” agro-alimentare.
Tuttavia è bene ricordare che la raccolta delle olive, così come la vendemmia, è una pratica agricola della tradizione che nelle nostre campagne ha una valenza più socio-culturale che economica.

Molti appezzamenti sono abbacchiati per il solo autoconsumo familiare e per quello di parenti e amici; non c’è ricerca di profitto economico ne vincolo di subordinazione fra chi si reca a compiere le operazioni di raccolta. Nella maggior parte dei casi si tratta di parenti e/o amici, colleghi di lavoro, conoscenti, pensionati che si danno una mano a vicenda e alla fine della raccolta consumano un pranzo o una cena tutti assieme o al limite si dividono l’olio estratto.

E’ bene che gli organi ispettivi sappiano che di questo, in fin dei conti, si tratta; di famiglie di olivicoltori che si ostinano a non abbandonare gli uliveti e che si arrangiano con i mezzi che non sono quelli dell’impresa ma semplicemente del mutuo aiuto, del cambio di favori o dell’amicizia.
Durante l’attività ispettiva molti di questi casi sono stati oggetto di controllo e gli uffici della Confederazione hanno ricevuto molte telefonate da parte di soggetti allarmati e preoccupati per le possibili sanzioni, o semplicemente contrariati dal doversi recare presso la Direzione Provinciale del Lavoro a fornire chiarimenti e precisazioni.
Quasi tutti purtroppo hanno manifestato la seria intenzione in futuro di abbandonare i fondi e lasciare campo libero ai rovi. Come CIA di Imperia non vorremmo che il risultato di questo grande spiegamento di forze ispettive alla fine fosse quello di aver determinato un forte impulso all’abbandono degli uliveti”.

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