“I cittadini si devono arrangiare, così come facciamo noi. Chiedano a un vicino di casa o prendano un taxi. La Provincia ha ridotto i contributi, lo Stato ha ridotto i contributi. Mancano all’appello 5 milioni di euro, dobbiamo fare i conti con 2 milioni di chilometri in meno. Non può essere la Riviera Trasporti a pagare il servizio pubblico. A Natale gli autobus hanno sempre girato a vuoto e coscienziosamente abbiamo deciso di interrompere il servizio“.
Queste le dichiarazioni rilasciate a ImperiaPost da Enzo Teodoro Amabile, amministratore delegato della Riviera Trasporti, in merito alla decisione di interrompere il servizio di trasporto pubblico a Natale.
“Tutti dobbiamo cercare di tirare la cinghia – ha proseguito Amabile – O tutti viaggiamo in autobus e permettiamo alla Riviera Trasporti oppure non ci sono altre soluzioni. L’azienda Rt ha le sue esigenza, la Provincia ne ha altre e non sempre collimano. Noi abbiamo bisogno di soldi per garantire il servizio di trasporto pubblico e la Provincia non ne ha, così come non ne hanno i Comuni“.
In merito al bando di gara per la gestione del servizio pubblico, sospeso dalla Provincia su indicazione della Regione Liguria, Amabile spiega: “Abbiamo sempre chiesto alla Provincia di mettere in sicurezza l’azienda, la sua azienda, visto che detiene l’87% delle quote azionarie della Riviera Trasporti, permettendoci di partecipare ad una gara pubblica. La Provincia, però, ha sempre tergiversato, allestendo un bando di gara in ritardo. Il bando non piace a Genova, ma noi siamo rimasti troppe volte scottati da una Regione Ligura genovacentrista. Se la Provincia crede che il servizio di trasporto pubblico imperiese debba essere governato da Genova faccia pure. La proroga per il 2014 alla Riviera Trasporti? E’ molto difficile. Se si tratta di una proroga tecnica è un conto, ma se si tratta di una proroga basata sull’ultima legge regionale in materia di trasporto pubblico, ne abbiamo già usufruito negli ultimi due anni ed è possibile solo se la Regione se ne assume la responsabilità e paga. In caso contrario, se nessuno ci fornirà la necessaria copertura economica, agiremo di conseguenza. Il nostro contratto termine il 31 dicembre. Abbiamo convocato un’assemblea dei soci nelle prime settimane di gennaio e in quella sede vedremo il da farsi. Di certo, fino a quel momento, troveremo il modo di non interrompere il servizio“.