4 Novembre 2024 23:29

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4 Novembre 2024 23:29

IMPERIA. ATTENTATO VIA DEL COLLEGIO. “ABBANDONATI DAL COMUNE”, L’URLO DI RABBIA DEGLI INQUILINI, SFOLLATI E COSTRETTI A PAGARE…/IL CASO

In breve: Un assordante silenzio che oggi fa più rumore del boato di quella notte in cui persero la vita due giovani Albert Jakupaj di 19 anni e Aramit Ismajlukaj 29 anni.

capacci lavori via del collegio

Dopo il boato… il silenzio del Comune di Imperia. Non tardò ad arrivare il post su Facebook del sindaco di Imperia Carlo Capacci che a poche ore dall’attentato incendiario alla sala scommesse di via del Collegio parlò, a sproposito e prematuramente, di “attività mafiose” in città.  E dopodiché? il silenzio. Un assordante silenzio che oggi fa più rumore del boato di quella notte in cui persero la vita due giovani Albert Jakupaj di 19 anni e Aramit Ismajlukaj 29 anni.

Nessuno si è preoccupato se gli inquilini direttamente interessati dallo scoppio, dalla devastazione, dalla distruzione di mezzo edificio avessero bisogno di supporto, avessero bisogno di un tetto sotto il quale dormire nei giorni in cui gli appartamenti sono stati dichiarati inagibili. Nessuno, a due settimane di distanza, ha pensato a che fine faranno gli inquilini del palazzo che da questa mattina sono fuori di casa chissà per quanto.

“Ci saremmo aspettati almeno la solidarietà da parte delle istituzioni – hanno detto gli inquilini a ImperiaPost – attraverso un interessamento concreto della nostra situazione invece nulla. Nessuno ci ha contattato, nessuno si è presentato e siamo costretti a pagarci tutto, anche il suolo pubblico. Siamo doppiamente vittime di questa situazione, abbandonati dal Comune”.

Gli alloggi sono stati dichiarati inagibili, l’erogazione del gas e dell’acqua è stata interrotta e le operazioni di demolizione di quello che è rimasto del pavimento del primo piano sono iniziate. E in tutto questo le istituzioni dove sono? Non sono vicine alle vere vittime di queste presunte attività mafiose? No, né un politico, né un tecnico del Comune si è fatto vivo con le famiglie sfollate per offrire loro un supporto logistico, una camera di albergo, una pensione. Nulla. 

Stamattina gli operai della ditta incaricata dagli inquilini, l’ingegnere responsabile degli interventi, la polizia scientifica, i vigili del fuoco hanno fatto il punto della situazione senza che nessuno membro dell’amministrazione o chi per esso si facesse vivo. Solo un vigile urbano a dirigere il traffico per il timore delle code formate dagli automobilisti curiosi. Le vittime sono anche costrette a pagare il suolo pubblico occupato dai mezzi da lavoro.

Chissà se qualcuno si è preoccupato di sapere dove andranno a dormire gli sfollati questa notte. Chissà se qualcuno tra i nostri amministratori si è presentato sul luogo dell’attentato per portare di persona la solidarietà alle famiglie coinvolte.

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