Ottavio Martucci, referente locale del Movimento Futuro e Cambiamento, ha presentato un esposto in Procura contro il Comune di Imperia ipotizzando i reati di abuso d’ufficio e omissione atti d’ufficio. Nel mirino di Martucci le problematiche relative all‘assegnazione di una sede al Movimento Futuro e Cambiamento. È lo stesso Martucci, contattato da ImperiaPost, a spiegare i motivi dell’esposto.
“Nei mesi scorsi ho presentato al Comune di Imperia una formale richiesta per l’assegnazione di una sede per il Movimento – spiega – Dagli uffici comunali mi hanno riferito che gli immobili al momento a disposizione sarebbero tre, ma che sono decine le associazioni in lista di attesa addirittura dal 2009. Il regolamento comunale, però, dice che ogni anno bisogna rinnovare la richiesta di assegnazione, in caso contrario si perdono i diritti acquisiti. Ebbene, nessuna di queste associazioni ha rinnovato la richiesta, dunque il Movimento Futuro e Cambiamento avrebbe diritto a una sede. Peccato, però, che il Comune non abbia proceduto all’assegnazione accampando scuse. A mio parere si configura un abuso d’ufficio. Penso che abbiano capito che siamo una realtà nuova e che vogliamo farci fuori per dare spazio ai soliti noti”.
“Si – continua Martucci – perché ho anche chiesto con quali criteri siano state assegnate sino ad oggi le sede allo associazioni. Ho chiesto di poter vedere la documentazione, tutti i contratti di locazione, ma non mi è stato consegnato nulla. Il Comune mi ha fatto sapere che non può consegnarmi questi documenti. Per me si configura il reato di omissione di atti d’ufficio. Per questo, dopo un lungo tira e molla ho presentato un esposto in Procura. È ora che i soliti noti capiscano che i tempi sono cambiati. Tutti devono avere le stesse opportunità”.
“Tutto è stato scaricato sul dirigente del settore Patrimonio – conclude Martucci – Mi è stato anche riferito che verrà redatto a breve un nuovo regolamento. Tutte le associazioni, anche quelle che già hanno una sede, verranno rimesse in gioco per l’assegnazione dei locali. Un sistema che rischia di non lasciare nessuna speranza alle nuove realtà che non hanno le disponibilità economiche necessarie per partecipare a eventuali bandi su larga scala. Spero davvero che la Procura intervenga e rimetta le cose a posto”.