Il caso dell’ex Asilo di Poggi (ora trasferito a Borgo San Moro) di proprietà della Fondazione Saglietto, è approdato ieri, martedì 17 settembre, in consiglio comunale. La pratica è stata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Casano che, nel corso del suo intervento, ha spiegato: “Lunedì in Commissione si è discusso dell’ex Asilo di Poggi e della Fondazione Saglietto. Abbiamo saputo che la Fondazione è in grave crisi economica, indebitata per circa 90 mila euro e questo debito è un debito residuo dopo la vendita di un immobile da circa 160 mila euro. Ci sarebbe la volontà di procedere alla vendita di un altro immobile, ma al momento pare non via siano certezze in merito alla stabilità e all’equilibrio economico del bilancio. Se andiamo avanti così troveremo la Fondazione in liquidazione”.
Successivamente ha preso il via la discussione, nonostante Casano avesse preannunciato in Commissione di essere pronto a ritirare la pratica per un ulteriore approfondimento. Una decisione, quella di discutere la pratica, che ha creato non pochi malumori sia nella maggioranza, con interventi piccati di Oliviero Olivieri (Pd), Lorenzo Lagorio (Pd), Paolo Montesano (Azione Civica) e Roberto Saluzzo (Imperia di Tutti Imperia per Tutti), che ha anche abbandonato l’aula per protesta, sia della stessa minoranza (critico l’intervento di Gianfranco Grosso, capogruppo di Imperia Bene Comune).
Al termine del consiglio, avvicinato da ImperiaPost, Alessandro Casano ha dichiarato: “Durante la Commissione ho chiesto che fosse presente il maggior numero possibile di componenti del cda della Fondazione Saglietto e la dottoressa Grassi che dirige il settore servizi sociale del Comune di Imperia. Quello che è emerso è che sostanzialmente la Fondazione risulta indebitata a fronte della vendita di alcuni beni, dunque c’è da chiarire la situazione di equilibrio finanziario. È stata sollevata l’eccezione che non si tratta di una materia di competenza del consiglio comunale perché trattasi di una Fondazione privata, però io ritengo che dal momento che il Comune di Imperia esprime tre membri del cda e che comunque i cittadini sono fortemente interessati al destino della struttura, fosse opportuno comunque portare il discorso sia in Commissione che in consiglio comunale per un concetto di trasparenza e informazione. Rimane poi da capire se l’iniziativa lodevole della Onlus ‘Insieme per la Solidarietà’ (fa capo a Marco Dulbecco, ndr) che voleva intraprendere un’attività di sostegno agli anziani bisognosi possa essere portata avanti senza problemi in quanto a seguito di un controllo, l’Asl ha riscontrato diverse irregolarità e sulla base di questo sopralluogo il Sindaco ha dovuto emettere un’ordinanza di chiusura e sospensione dell’attività. Questo è il problema principale perché la Onlus è in affitto nei locali e pagherebbe un canone annuo (15.600 euro, ndr) alla Fondazione che avrebbe una risorsa in più per affrontate le difficoltà finanziarie”.
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