Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, martedì 17 novembre, la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Una pratica, quella presentata in consiglio dall’assessore Guido Abbo, che era stata chiesta a gran voce dai consiglieri di Imperia Cambia, i cosiddetti “dissidenti”, Paolo Re, Ester D’Agostino e Natalia Riccò. Nel dettaglio, il Comune, per effetto della rinegoziazione pagherà meno di interessi sino al 2021, per poi sborsare qualcosa in più negli anni successivi. Per l’amministrazione Capacci, dunque, una bella boccata di ossigeno.
“Il Comune pagherà sempre la stessa cifra, ci sarà un risparmio complessivo di interessi di circa 600 euro in 10 anni, quindi nulla. Abbiamo però calibrato la rinegoziazione in modo che si pagherà un pò di più in relazione agli interessi di alcuni mutui che verranno posticipati e, al contrario, si pagherà un pò di meno su altri mutui che verranno anticipati – ha spiegato a ImperiaPost al termine del consiglio l’assessore Abbo – Alla fine la spesa complessiva sarà la stessa. Quello che cambia è quando verranno rimborsati questi mutui. Rimborseremo un pò meno nel 2015, con un sollievo per le casse del Comune di 418 mila euro e continueremo a versare un pò meno, circa 170 mila euro all’anno, fino al 2021. Poi dal 2021 al 2025 spenderemo qualcosa in più. Comunque il Comune, alla fine, spenderà di interessi, gli stessi identici soldi, dunque non si tratta di risparmio”.