Venne denunciato dalla convivente per violenza sessuale. “Mi obbligava a fare sesso“. In tribunale è stato prosciolto perchè il fatto non sussiste. Protagonista della vicenda un 50enne imperiese, difeso dall’avvocato Sandro Lombardi.
i fatti risalgono ad alcuni anni fa, quando l’uomo iniziò una convivenza con una donna di circa 30 anni. Dopo alcuni mesi i rapporti si incrinano e la donna, al terzo rapporto sessuale a suo dire non voluto denuncia il convivente per violenza sessuale. La Procura della Repubblica apre un’inchiesta al termine della quale il Pubblico Ministero chiede per due volte l’archiviazione, in entrambi i casi respinta dal Gip Massimiliano Botti che, alla fine, opta per l’imputazione coatta.
Il caso è così approdato nei giorni scorsi davanti al Gup Massimiliano Raineri che si è allineato alla richiesta di archiviazione presentata ancora una volta dal Pm Stefania Brusa e ha prosciolto il 50enne dall’accusa di violenza sessuale. Il motivo? La presunta vittima, se contraria ai rapporti con il convivente, avrebbe potuto allontanarsi volontariamente. I rapporti, dunque, secondo il giudice, sarebbero stati consumati con il consenso di entrambi, senza nessuna violenza o costrizione.