26 Dicembre 2024 19:03

26 Dicembre 2024 19:03

RUGBY. OTTIMI RISULTATI PER LA UNDER 12 DELL’IMPERIA NEL CONCENTRAMENTO A QUATTRO SQUADRE DEL “PINO VALLE” DI SABATO /TUTTE LE ALTRE PARTITE

In breve: Union Riviera Rugby e Imperia Rugby: spazio alle giovanili. Poche ombre e molte luci per le giovanili delle squadre rugbistici ponentine.

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Union Riviera Rugby e Imperia Rugby: spazio alle giovanili. Poche ombre e molte luci per le giovanili delle squadre rugbistici ponentine. La franchigia della Union perde sonoramente a Cuneo: era un match a cui si teneva molto, anche in ragione della buona prestazione contro Savona di una settimana prima. Invero c’è ancora molto da lavorare, sia per il tecnico Giandomenico Lisco (se potesse, entrerebbe in campo anche lui) che per i ragazzi. La composizione del gruppo tra i senatori e i nuovi arrivati dalla under 16 è in corso di costruzione e dunque c’è pazienza e voglia di giocare ancora.

Capitolo a parte invece per la under 12 di Abbo e Binelli. Il concentramento del “Pino Valle” di sabato mattina è andato oltre le più rosee aspettative. Il torneo a quattro squadre ha visto la piena affermazione dei giovanissimi imperiesi, che hanno segnato molto e subito solo una meta. Sette segnature con il Savona, Sei con il Genova e otto con il Cogoleto. Solo Genova ha superato il “muro” degli imperiesi. Ora Imperia Rugby diventa la squadra da battere. Lo si vedrà già sabato prossimo in quel di Prà, dove sono di casa gli “Orsi” delle Province dell’Ovest.

Da qui sono giunti i primi complimenti alla compagine ponentina. A Prà ci saranno anche gli squali del Recco, altra grande scuola rugbistca. In ogni caso i tecnici hanno formato un grande gruppo, come è ovvio giocano tutti, non esiste panchina. E la squadra è più importante dei singoli. Ne stanno traendo tesoro, anche educativo, i genitori entusiasti, che iniziano a seguire gli incontri con sempre maggiore competenza, sicuri delle buone mani alle quali hanno affidati i loro virgulti.

Esordio stagionale, infine, per il gruppo femminile under 16 guidato da Emanuele Mori e Viviana Bousquet.. Il concentramento era di quelli tosti, a Moncalieri. Le ragazze imperiesi hanno giocato in una compagine mista con Moncalieri e si sono ben comportate. Hanno infatti vinto contro il già rodato San Mauro, ai calci, con un bel drop di Giorgia Valgera e poi anche contro Tortona, pure protagonista da anni.

Alice Mori ha giocato con la under 14 di Cogoleto, una società che ha portato avanti negli anni il settore femminile, fino a raggiungere la serie A della Rugby Union in 15. E Cogoleto ha richiesto ancora la giocatrice per i prossimi tornei. C’è futuro anche per lei, dunque.

Il gruppo è bene assortito. Alice Mori, che gioca addirittura sotto età, poi Giorgia Valgera e Valentina Risso, non nuove a segnalazioni anche in campo regionale. Presente anche la Eleonora Teveroli e graditissima nuova entrata la volitiva Daniela “Rusher” Rojas. Si spera che il gruppo vada ampliandosi.

Le attività scolastiche sono già partite e gli allenamenti sono fissati martedì e venerdì dopo le 17 e fino alle 19. Orario davvero validissimo e facile da gestire. E così sarà possibile seguire le orme di figure leggendarie del rugby femminile imperiese, come la Melcarne, la Pellegrini e la Zollo che due settimane fa hanno giocato con le Zena Wasps, ovvero il mix ligure che ha vinto in Serie A con il Pavia. E che regolarmente girano il nord Italia militando nella massima serie, trampolino verso la nazionale. Che, a differenza di quella dei colleghi maschi, non va affatto male a livello europeo.

Si chiude con la testimonianza toccante del coach Emanuele Mori: alla mattina le ragazze erano in silenzio. Concentrate. Giochiamo al 200 %. Veronica Risso è potenza, la Teveroli rientra dopo un infortunio e stende tutte come birilli, Daniela Rojas è appena arrivata e come capisce che si deve fare, è un leone. Giorgia Valgera è un prospetto nazionale, una trascinatrice. A fine concentramento erano tutte in lacrime. Un motivo c’è…vogliono giocare con la maglia dell’Imperia Rugby e hanno coronato un sogno”. Ecco, pianti e parole di rugbiste, non di semplici giocatrici di rugby.

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