Il consiglio comunale ha approvato questa sera, con il voto favorevole di tutta la maggioranza e il voto contrario della minoranza (fatta eccezione per l’astensione del Movimento Cinque Stelle), una variazione di bilancio da oltre 500 mila euro (518 mila euro), conseguenza della rinegoziazione dei mutui (418 mila euro) e di “sforamenti” sul bilancio corrente (circa 100 mila euro).
COME VERRANNO IMPIEGATI I FONDI
Il “tesoretto” da 518 mila euro verrà impiegato in gran parte per manutenzioni generali, tra cui anche le scuole, e degli asfalti. Tra le novità emerse in consiglio comunale la decisione dell’amministrazione comunale di investire nella realizzazione della copertura del depuratore e nel completamento del parco urbano.
– 320 mila euro destinati alle manutenzioni generali (interventi anche sulle scuole) e agli asfalti.
– 98 mila euro destinati alla progettazione (piano dei lidi, collaudo opere pubbliche a scomputo, copertura depuratore e ultimazione parco urbano).
– 35 mila euro destinati agli asfalti delle frazioni.
– 10 mila euro destinati al Peba.
– 55 mila euro destinati agli interventi generali di manutenzione.
LE CRITICHE DELLA MINORANZA
La minoranza consiliare ha criticato duramente le linee di indirizzo dell’amministrazione relative alle modalità di utilizzo del cosiddetto “tesoretto”. In particolare Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) e Piera Poillucci (Forza Italia) hanno puntato il dito contro la decisione della maggioranza di investire circa 100 mila euro in consulenze esterne. “Il Comune ha tutte le professionalità per evitare di doversi affidare a consulenti esterni. Basti pensare a dirigenti come Ilvo Calzia (Patrimonio, ex Urbanistica, ndr) e Beppe Enrico (Cultura, ex Ecologia e Lavori Pubblici, ndr)“.
Luca Falciola (Forza Italia) ha evidenziato la scarsa sensibilità dell’amministrazione per quel che concerne le tematiche sociali. “Il centrosinistra ha sempre definito il sociale come una priorità e oggi dimostra il contrario, investendo in consulenze esterne, piuttosto che nel sociale. Ma non solo, l’asilo di Castelvecchio è chiuso per problematiche strutturali e non si è pensato di metterlo in sicurezza per poterlo riaprire“.
In disaccordo anche Gianfranco Grosso e Mauro Servalli (Imperia Bene Comune). “C’erano altre priorità, piuttosto che il piano dei lidi. L’amministrazione avrebbe dovuto investire la totalità dei 500 mila euro in un solo settore critico, come ad esempio quello delle manutenzioni”.