Giovedì 3 dicembre alle ore 16,30 nei locali della Sede di Palazzo Guarneri, Via Zara 6 della CUMPAGNIA DELL’URIVU, Gian Piero Lajolo terrà una interessante e particolare conferenza dal titolo ” RELAZIONI MERCANTILI E CULTURALI TRA GENOVA E TRAPANI”.
Spiega Lajolo:“Dalla preistoria le isole Baleari, la Corsica, La Sardegna e la Sicilia agevolarono la navigazione nel Mediterraneo. Oggi questo nostro mare lo attraversiamo in poche ore un tempo era tutto il mondo conosciuto. Lo solcarono marinai, mercanti, pescatori, uomini d’armi e di fede.”
Nei primi secoli del secondo millennio Genova lungo le sponde del Mediterraneo creò il suo commonwealth: era formato da numerose maone, associazioni mercantili, amministrate da ricche famiglie. Nelle principali città frequentate furono istituiti consolati.
La Sicilia, ed in particolare per la sua posizione Trapani, fu la testa di ponte per il Mediterraneo Orientale dove, oltre ai commerci, i genovesi facevano prigionieri anche schiavi. Nei secoli più recenti fu rilevante la pesca del tonno e del corallo. Ma fu soprattutto la produzione del sale, prezioso perchè sottoposto a monopolio di stato, a sviluppare intensi commerci che si estesero sino alla Svizzera.
Le millenarie relazioni tra la Sicilia e la Liguria motiva le complesse relazioni culturali tra le due regioni: dalla cucina alla fede. Cogliamo un esempio nelle analogie tra i riti del Venerdì Santo di Savona e di Trapani. Coincidenze?