Nel Consiglio Comunale del 30 novembre si è discusso, oltrechè di Protezione Civile (adesione al Coordinamento provinciale e nuovo allerta meteo), di variazioni al bilancio 2015.
“Accanto alla richiesta di una ratifica di variazione – scrive la minoranza consiliare di San Bartolomeo al Mare – già approvata dalla Giunta e contestata dalla minoranza per “mancata illustrazione dei motivi d’urgenza che l’avevano originata” (motivi che non sono emersi neanche in Consiglio), ve ne è stata una seconda contenente alcune voci che hanno fatto nuovamente intervenire criticamente la minoranza.
La prima è stata l’esborso di € 50.393,00 (corrispondente all’avanzo disponibile) per rimborsare la CO.T.IM delle spese sostenute per la partecipazione e aggiudicazione al Project Financing relativo alla ristrutturazione della casa comunale cui l’Amministrazione ha in questi giorni ufficialmente rinunciato per mancanza di interesse pubblico. Tale uscita, presentata come onere per l’acquisizione del progetto, a dire della minoranza è, di fatto, un vero e proprio risarcimento riconosciuto alla CO.T.IM a fronte dell’inerzia amministrativa; non bisogna, infatti, dimenticare che nel dicembre 2013 l’Amministrazione ha adottato il nuovo PUC che prevede la realizzazione di una Casa Comunale nuova e in altro luogo. La minoranza l’ha definita sui social network “la carta da macero più dispendiosa del Comune”.
La seconda voce contestata è stata la previsione di un’uscita di € 37.496,00, corrispondente a poco meno di un terzo dell’ECOTASSA che la Provincia ha richiesto alla AIMERI ma di competenza dei Comuni per gli anni 2004 e 2005 (€ 95.733,67)
Anche in quest’ambito la minoranza ha criticato l’Amministrazione – definita solitamente sollecita nel tutelare i propri interessi con la nomina di legali e professionisti – per non essersi costituita in giudizio, nonostante le ripetute sollecitazione dei legali Aimeri.
Secondo la minoranza, da questa vicenda potrebbe sorgere un problema finanziario decisamente pesante se si pensa che gli anni contestati vanno dal 2004 al 2008 e che l’esborso complessivamente richiesto al Comune potrebbe aggirarsi intorno a € 200.000; peraltro, il mancato inserimento in bilancio della somma complessivamente dovuta ad Aimeri (in caso di definitività della pretesa) potrebbe originare una segnalazione alla Corte dei Conti. La domanda della minoranza è “Pur nell’incertezza dei contenziosi, non sarebbe stato più sensato e prudenziale costituirsi in giudizio per sostenere con maggior vigore i propri interessi?”