Anche questa settimana continuiamo il nostro viaggio all’interno dello staff tecnico della Scuola calcio Asd Imperia. Abbiamo intervistato Dea Raccagni, responsabile progetto motorio della Scuola di calcio.
1) Quale valore dai,alla luce anche dell’esperienza dello scorso anno,al progetto di educazione motoria applicata al calcio?
Il progetto di educazione motoria ha un valore grandissimo e importantissimo nell’ attività calcistica come in ogni altra disciplina sportiva.
I ragazzi hanno l’ opportunità di sviluppare e migliorare le capacità coordinative, base della “piramide” di ogni gesto e azione motoria.
Per l’asd Imperia questo è il secondo anno e la continuità è fondamentale per far si che i ragazzi crescano con un bagaglio motorio adeguato alla loro età, e non solo al fine calcio; i bambini oggi giorno non sperimentano più le proprie capacità all’aria aperta come una volta e questa è un’ occasione per valorizzare e scoprire il proprio corpo.
2) Come viene recepita dai ragazzi?
I ragazzi all’ inizio sono sempre restii, il pensiero di allenarsi senza porta e pallone è difficile da accettare, ma il tempo poi è sempre dalla mia parte; gli esercizi richiedono un livello di attenzione molto alto ma portano anche soddisfazioni nel breve tempo e questo fa si che si appassionino presto. Una cosa che mi fa sempre effetto, e non capita di rado, è vedere un ragazzino magari un pò più indietro che con la pazienza e l’attenzione giusta riesce a fare meglio degli altri, questo porta tantissima autostima nel bambino e i compagni lo elogiano mettendo la volta dopo molto più impegno di prima.
3) Si possono già vedere dei segnali di crescita nei ragazzi che hanno cominciato lo scorso anno?
Come detto poco fa i segnali si vedono molto chiaramente, dobbiamo sempre ricordarci che la memoria motoria è indelebile, una volta immagazzinata rimane lì bisogna solo rispolverarla.
4) Quale rapporto hai con i ragazzi,visto che svolgi con loro un’attività diversa da quella calcistica?
Molti dei ragazzi sono già stati allenati da me, mi vedono come la Mister, e ritrovarci è un piacere,; per i nuovi sono una figura “strana”: una femmina (come dicono loro) che ci fa fare gli esercizi. Mi piace tenere un rapporto amichevole con momenti di scherzo e divertimento ma rispettando sempre le regole e senza perdere mai di vista gli obiettivi.
5) Suggerimenti per migliorare?
Quello che mi auguro è che i ragazzi riescano a riscoprire la bellezza del muoversi bene!
Per l’impegno che ci stanno mettendo ora sono sicura che ce la metteranno tutta!!!
