Imperia – C’è chi dice no alla ridiscesa in campo dell’ex Ministro Claudio Scajola. Si tratta del sindacalista delle Rsu dell’Agnesi, che parla a titolo personale, Alessandro Iapichino che dopo aver letto alcuni articoli sull’incontro tenutosi venerdì scorso al bar Pepito in cui Scajola ha attaccato l’amministrazione Capacci ha deciso, proprio come Scajola, di dire la sua.
“Sono qui perchè ho letto vari articoli, cartacei e online, del ritorno in campo dell’ex ministro, l’ex sindaco Claudio Scajola e insomma ho avuto un po’ di sgomento, un po’ di delusione. Sempre la solita minestra riscaldata, non è possibile.
Imperia deve andare avanti, lo ringraziamo, non era necessario che ci facesse da cicerone a tutti i problemi che ci sono a Imperia, questo non va, quello è chiuso, la c’è il marciapiede che non va, magari ha visto per terra qualche cagata di piccione.
Andare a fare i comizi nei bar con i suoi amici, anche se gliel’hanno chiesto, non è stato lui a chiederlo di sua spontanea volontà. Benissimo, ben venga, tutti abbiamo degli amici non è un attacco alla persona, però ne fai uno poi se ne devi fare degli atri in altri bar e compagnia bella per cosa? Per dire che vuol tornare in campo, perchè comunque vuoi ricandidarti chiaramente e attaccare il sindaco per diventare il futuro sindaco.
Io non lo condivido, sono per il ringiovanimento e in questo caso stimo molto di più suo nipote Marco, non solo a livello locale ma anche a Genova, visto che è lì che svolge la sua attività maggiore. Perchè è giusto così, bisogna andare avanti. Non si possono vedere sempre le stesse facce che hanno caratterizzato il paese l’Italia negli ultimi 20 anni. Ci sono persone con i capelli bianchi, utilizzano il bastone e le vediamo ancora in Parlamento. Basta, basta.
Io sono qua a dire queste cose, perchè quando parla di incapaci e attacca l’amministrazione comunale attuale per i problemi che ci sono , così come lui da libero cittadino si è sentito in grado di fare questi discorsi ai suoi fedeli , i suoi amici, io mi sento da libero cittadino di dire che non è il caso di andare ad attaccare e puntare il dito all’attuale sindaco. Gliene devo essere riconoscente, proprio perchè pochi giorni fa mi ha permesso di partecipare ad un incontro importante che riguarda le sorti dello stabilimento Agnesi, di cui faccio parte, sono un dipendente.
Non sono stato io a contattarlo, sono stato contattato , poteva fregarsene e mi rincresce dal cuore, viste le dichiarazioni di Claudio Scajola , parlando di incapaci. Capaci virgola, tutti siamo persone, possiamo sbagliare io da padre e dipendente posso avere dei pro e dei contro, così il sindaco potrà avere dei pro e dei contro, ma sta lavorando, così suo nipote Marco potrà a vere dei pro e dei contro, ma fa parte del moderno e quindi è giusto che ci sia lì. Bisogna andare avanti e cambiare tutto ciò che è anche a livello nazionale, mi riferisco al parlamento e cioè a Roma andare in avanti e lasciarci dietro quello che è vecchio.
Ha fatto questo comizio e non ha parlato minimamente di Agnesi, ha parlato solo di enti del turismo chiusi, il genio civile chiuso. Adesso magari ne prenderà atto e parlerà prossimamente da Gustò , quando farà il prossimo comizio. Ma quando lui era ministro cos’ha fatto per l’Agnesi? assolutamente nulla. Questo è lo sfogo che mi viene dal cuore, non mi è stato suggerito da nessuno. Come ho visto questa faccia mi sono cadute le braccia e questo è il mio sfogo”.
http://www.youtube.com/watch?v=IttHNCNGmnI