27 Dicembre 2024 20:51

27 Dicembre 2024 20:51

DIANO MARINA. QUESTA MATTINA SU RAI 1 L’OLIO SI RACCONTA CON LA TRASMISSIONE “A CONTI FATTI” IN DIRETTA DAL FRANTOIO ARDISSONE /I DETTAGLI

In breve: Il programma si propone l’intento di supportare i consumatori e suggerire soluzioni ai piccoli, grandi problemi delle famiglie con un occhio attento all’attualità e ai cambiamenti della società italiana

rai 1 olio

Due momenti di diretta dedicati all’olio extravergine d’oliva e alle Città dell’Olio della Liguria, eccellenza italiana che mercoledì 9 dicembre sarà protagonista con due momenti di diretta su RAI Uno nella trasmissione A Conti Fatti condotta da Elisa Isoardi, in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 11,10 alle ore 12.

Il programma si propone l’intento di supportare i consumatori e suggerire soluzioni ai piccoli, grandi problemi delle famiglie con un occhio attento all’attualità e ai cambiamenti della società italiana. In studio con Elisa Isoardi esperti e professionisti di ogni settore aiutano ad essere consumatori consapevoli e soddisfatti. A raggiungere il frantoio Ardissone Nicolò, nell’entroterra ligure, l’inviato di Rai Uno Furio Busignani, che farà scoprire ai telespettatori di Rai Uno le peculiarità dell’oliva taggiasca e della raccolta dell’annata 2015 dalle parole di Gianni Spinelli Coordinatore regionale per le Città dell’Olio della Liguria.

La prima diretta sarà dall’oliveto in cui si raccolgono le taggiasche e dove si potrà capire come la viticoltura in Liguria sia davvero eroica: “La raccolta 2015 è davvero eccellente sia in qualità che in quantità, afferma Spinelli, al momento è avvenuta negli oliveti più vicino al mare, adesso stanno iniziando anche nell’entroterra. Le olive sono davvero eccezionali, ed anche la resa è alta“. La seconda diretta sarà dal frantoio a vedere estrarre dalla drupe il magico oro verde.

La famiglia Ardissone da generazioni coltiva per tradizione l’oliva taggiasca, nel piccolo paesino di Diano Serreta, nell’entroterra dianese (circa 3 km da Diano Marina). L’albero genealogico ritrovato nei registri della locale chiesa vedeva già un Ardissone coltivatore nel 1495. 

 

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