E’ stato un Consiglio Comunale piuttosto agitato quello di ieri, 27 dicembre, che ha fatto smaltire sicuramente qualche panettone a consiglieri e assessori che dalle 10 di questa mattina fino alle 17 sono stati impegnati in sette punti all’ordine del giorno.
Dopo svariate question time si è affrontato subito il primo punto riguardante l’analisi delle problematiche, contratti servizi di riscossione entrate e di gestione aree sosta a pagamento e relativa organizzazione delle società di gestione. Dopo l’accurata spiegazione da parte dell’Assessore ai Servizi Finanziari Abbo che ha tracciato un quadro della situazione in cui le due società in questione Imperia Servizi e ST non possono ricevere un contratto di servizio perchè non sono partecipate al 100% dal Comune e serve dunque una gara: “Dobbiamo dare una proroga temporanea a questi due società per 6 mesi e in questo periodo, avendo tracciato la strada, sapremo cosa dobbiamo fare. Imperiaservizi si occupa delle area di sosta e sarà affidata a una società 100% comunale accorpando in una multiutility vari servizi pubblici gestiti dal comune. AST si occupa di riscossione delle imposte comunali ed è un argomento delicato, si potrebbe pensare a una società pluripartecipata per ovviare alla monopartecipata. L’idea mantiene il suo appeal perchè potrebbe rientrare nell’ottica di riduzione delle poltrone, tanti comuni potrebbero avere la stessa piattaforma operativa“.
E’ intervenuto poi il consigliere di Imperia Bene Comune Grosso dichiarando: “Sarebbe opportuno affrontare la situazione di ImperiaServizi con un confronto serio e costruttivo. Ci sono delle criticità su Imperia Servizio, meno su AST, vorremmo affrontare la situazione in un dibattito con voi sincero e aperto per capire la strategia finale e traguardare una linea complessiva dove capiamo anche quale sarà il ruolo della Seris che per noi è fondamentale“.
Subit dopo è intervenuto anche il consigliere Fossati: “ Questa delibera ha avuto un travaglio piuttosto complesso perchè si è partiti da una prima delibera molto articolata e si parlava di Imperia Yatch come multi-utility. Dopo però è stata inviata un’altra delibera, più sintetica dove si riduce il discorso a dare la proroga fino a fine giugno. Non si parla più di multiuyility si dice solo che è vero che i parcheggi sono gestiti da un soggetto gestito dal Comune e si ribadisce la proroga e l’idea di fare una nuova società. Noi pensiamo che lungi dall’andare verso una riduzione dei costi questa delibera vuole una nuova società quindi porta all’aumento dei costi. Si può capire anche la stessa cosa per la questione dei parcheggi“.
Concorde anche il capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci: “La manovra che ci viene proposta oggi non è una riorganizzazione ragionata e razionale, ci sono troppi problemi e quello cui siamo davanti oggi è la creazione di una nuova società. A parte ribadire che una buona amministrazione non può prendere delle decisioni di corsa e raffazonate visto che non c’è nessuna norma che ci obbliga a decidere oggi. Siamo disponibili a studiare tutto il discorso in un’ottica però complessiva”.
A calmare le acque è intervenuto poi il capogruppo del Pd Giorgio Montanari: “Questa delibera è una delibera di indirizzo e non è negativo trovare nell’organizzazione di una società multipartecipata una soluzione. E’ innovativo e interessante, e anche Diano Marina vuole partecipare a questa scelta non andando dunque ad aumentare costi nella politica”.
INTERVENTO CAPOGRUPPO MONTANARI
La discussione si conclusa con la votazione e con 18 favorevoli, 9 astenuti (Imperia Bene Comune, M5S e Forza Italia) e nessun contrario approvando così la creazione di una società consortile per la riscossione dei tributi. Con ogni probabilità la nuova A.S.T. sarà partecipata anche dal Comune di Diano Marina e altri comuni hanno già espresso la volontà di aderire. Con la stessa votazione si è anche approvata la proroga temporanea all’Imperia Servizi del servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento.
Dopo una mozione d’ordine in cui si è invertito l’ordine dei punti si è trattato subito l’argomento Seris con le due mozioni di Imperia Bene Comune e Imperia Riparte e quella del Movimento 5 Stelle: nella prima si chiedeva la sospensione della privatizzazione del servizio di refezione scolastica, nella seconda invece il ritiro della delibera di esternalizzazione del servizio di refezione. “Chiediamo di sospendere il processo di privatizzazione che è stato avviato perchè le motivazioni che imponevano questo passo sono venute meno – dichiara Fossati – Permangono delle criticità, ma cerchiamo di attivare un percorso amministrativo, politico e tecnico cercando di assicurare una gestione pubblica ove non precluso dalla normativa”.
ASSESSORE ABBO – SERIS
Sull’argomento è poi intervenuto anche il Sindaco, dichiarando: “Il problema della Seris non è il fatto che è una società partecipata, il problema sono i dipendenti. I lavoratori sono a tempo determinato e come tali non hanno nessuna garanzia sul futuro e non possono essere stabilizzati. Il personale della Seris di oggi non sarà lo stesso dei prossimi anni con l’eventuale selezione pubblica. L’esternalizzazione è l’unico modo per salvaguardare i dipendenti attuali. Inoltre, con un contratto 3+3 previsto dal capitolato d’appalto si ritrovano ad avere un contratto a tempo indeterminato”
INTERVENTO SINDACO CAPACCI – SERIS
A questo punto è iniziata la bagarre per via del secondo punto della mozione presentata dal consigliere dell’opposizione Giuseppe Fossati sull’interruzione dell’iter di esternalizzazione della refezione scolastica. Il testo, condiviso anche dalla maggioranza, recita: “…assicurando, ove lo preveda la normativa, anche in futuro la gestione pubblica, diretta o indiretta…“. A sollevare dubbi, in particolare, l’assessore ai Servizi Sociali Fabrizio Risso e il vicesindaco Giuseppe Zagarella. Gestione indiretta, infatti, secondo la maggioranza, in un primo momento, corrispondeva alla privatizzazione del servizio di refezione scolastica. Un errore sottolineato prima dalla minoranza e successivamente dal segretario generale Matarazzo, chiamato in causa dal capogruppo del PD Giorgio Montanari per un’interpretazione della mozione.
Un errore che ha mandato in confusione l’intera maggioranza, inizialmente decisa a votare favorevolmente la mozione, così come annunciato dal consigliere del PD Fiorenzo Marino. Votare favorevolmente significherebbe, infatti, escludere a prescindere la privatizzazione e smentire il Sindaco Capacci.A questo punto è scattato il passo indietro della maggioranza e, soprattutto del consigliere Marino
Appena prima del voto sulla mozione della minoranza per la sospensione dell’iter di privatizzazione, il capogruppo di Imperia Bene Comune Gianfranco Grosso si è scagliato contro il Partito Democratico, reo di non voler votare la mozione per la sospensione della privatizzazione e di aver contestato il testo contente modifiche proposte dagli stessi esponenti del PD.
“Il brutto teatrino oggi l’ha messo su il Partito Democratico! Che pessima figura! Voterete contro le modifiche che voi avete proposto. Risso raccoglievi le firme contro la privatizzazione solo un anno e mezzo fa” ha tuonato Grosso. Risso su tutte le furie ha chiesto al presidente del consiglio Paolo Strescino, senza successo, il “fatto personale” per replicare a Grosso che, a sua volta si è opposto. “Non è fatto personale! È un dato di fatto!”. “Non vuoi che risponda perché forse ti da fastidio quello che voglio dire” ha risposto Risso prima dell’intervento di Strescino che ha cercato di calmare gli animi.
Alla fine entrambe le mozioni, sono state bocciate dalla maggioranza con l’astensione da parte del consigliere della maggioranza Marino.
Si è passati così, sebben con gli animi un po’ surriscaldati alla mozione sulla rimodulazione delle tariffe Tares da parte della maggioranza. Anche qui non sono mancati gli scontri con gli interventi allarmanti di Fossati che ha tuonato in aula: “Ciò che avete ricevuto da pagare nel 2013, bisognerà pagarlo in ogni caso e con gli interessi. Io voterò favorevolmente per questa mozione con la necessaria e chiara assunzione di responsabilità da parte di chi ha delle responsabilità a riguardo”.
Perplesso invece il consigliere Casano:”Mi sembra strano che nessuno abbia potuto suonare un campanello d’allarme un po’ prima avvisando che qualcosa del genere poteva succedere. Mi asterrò dal votare perchè non ho responsabilità a riguardo“.
Subito dopo è intervenuto l’assessore Abbo: “Sono contento di parlare di Tares in consiglio, il punto è che sicuramente come critica accetto quella sulla comunicazione, ma non ho mai detto che era tutto a posto, anzi. Ho fatto l’impossibile per chiudere un bilancio in corsa. L’errore è stato andare per blocchi e non mettere il problema tares sul tavolo prima a livello di comunicazione. Fino a poco prima di novembre non avevo chiarezza di quello che stava per succedere, errore mio non ho convocato in tempo le associazioni di categoria. I problemi sono di livello giuridico amministrativo e non sono cose semplici come dice la consigliera Poillucci. Un nodo complicato è che la rimodulazione delle tariffe si può fare laddove non è sato ancora chiuso il bilancio e non è il caso di Imperia, non potevamo così modificare le tariffe. Nessuna delle altre province si è sognato di tornare indietro sulle scelte della Tares“.
INTERVENTO CONSIGLIERE SALUZZO
La discussione si è poi conclusa con l’approvazione della mozione con 19 voti favorevoli e 7 astenuti.
Subito dopo è stata approvata anche la mozione sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina introdotto dalle legge 94/2009: “E’ una mozione che parte dal ricordo del tragico naufragio di Lampedusa – ha spiegato Mauro Servalli di Imperia Bene Comune – E’ una mozione appoggiata a livello nazionale da Sel. Questi avvenimenti drammatici devono scuotere le coscienze e poi, ricordiamoci che gli esseri umani migrano e molti hanno diritto di poter entrare nel nostro paese, come cita l’articolo 10 della nostra Costituzione. Non esistono però delle vie per cui un cittadino straniero che ha diritto di chiedere l’asilo può entrare nel nostro paese in modo legale: esistono solo le vie illegali. Inoltre, le norme in atto ora, non servono per limitare i flussi migratori. Allora a cosa servono? Per lavarsene le mani, per lasciare ai migranti di essere in una condizione di irregolarità”
Ha risposto il consigliere Annoni dichiarando: “Le tragedie del mare sono un problema di tutti i paesi del mare. Ma non riguardano solo chi accoglie, ma anche i paesi che imbarcano. La legislazione protettitva significa che dobbiamo consentire l’ingresso a chi può stare e vivere in italia, ma in generale in Europa. Ha ragione Servalli che manca una legislazione”.
INTERVENTO CONSIGLIERE ANNONI
VOTAZIONE
In ultima è stata poi approvata anche la mozione sull’assenza di barriere fonoassorbenti lungo il tracciato dell’Autostrada dei Fiori a firma della maggioranza.