24 Novembre 2024 09:41

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24 Novembre 2024 09:41

IMPERIA. CASO SALVAGNO. IL FRATELLO FULVIO:”STIAMO CERCANDO DI PORTARLO A RIVA LIGURE A “LE GRANGE” ANCHE SE…/ L’INTERVISTA

In breve: "Al momento la situazione di Sergio è abbastanza peggiorata, speriamo di riuscire a recuperalo , di riuscire a convincerlo di nuovo a fare fisioterapia".

la grange

“Pensavamo di poterlo portare a casa, perchè sembrava che stesse recuperando quel poco che poteva recuperare. Dopo le crisi epilettiche, gli sono rimaste periferiche, è inciampato e si è rotto la clavicola, adesso è terrorizzato. Ha paura di cadere, gli gira la testa, è salita la pressione, un sacco di problemi. Le dottoresse della clinica Sant’Anna ci han consigliato di continuare ad andare in un altra struttura per la riabilitazione e poi perché lui ha bisogno di assistenza medica continua, non di una badante”. Sono queste le parole del fratello di Sergio Salvagno,  Fulvio, a margine della prima udienza del processo che vede imputato l’armatore americano William McInnes che lo scorso 14 settembre ha sparato un razzo contro l’imprenditore imperiese ferendolo gravemente.

“Lui ha bisogno di un medico e di un infermiere – prosegue Fulvio – in questo momento sto facendo tutte le procedure per riuscire a portarlo a “Le Grange” che è a Riva Ligure. Logicamente li ci saranno dei costi aggiuntivi, perchè devi pagarli. Vedremo col fondo, quello che riescono a fare con il CD, sabato infatti saremo all’Auditorium della Camera di Commercio alle ore 21 e domenica dal pomeriggio chiude una parte di via Cascione e suoneranno sulla terrazza del Cavour.

Al momento la situazione di Sergio è abbastanza peggiorata, speriamo di riuscire a recuperalo , di riuscire a convincerlo di nuovo a fare fisioterapia. Adesso ha paura di alzarsi, ha paura di cadere. È terrorizzato e non riusciamo a toglierli questo terrore. Ogni volta che supera qualcosa si attacca a un’altra cosa. Gli girava la testa, adesso sembra che gliel’abbiano stabilizzata , ora mi dice che dall’occhio desto vede di nuovo meno. Logicamente ha il campo visivo ridotto, il nervo ottico che lo attraversa non c’è più e quindi lui ha il 50%, infatti vede 5/10.

Ci sono dei problemi, speriamo di risolverli. Vediamo se gui a “Le Grange” più o meno dovrebbe essere come al Sant’Anna , quindi fisioterapia e logopedia. Col dottor Balbo della logopedia dell’ospedale di Imperia siamo d’accordo che ormai abbiamo capito che la possibilità che lui possa venire a parlare e quindi di comunicare con la parola, la lettura e la scrittura, è compromessa quasi sicuramente. Bisogna andare al Don Gnocchi di Milano , fare un consulto in modo tale da vedere se c’è la possibilità di aiutarlo a comunicare in una maniera diversa”.

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