Imperia. Sabato 12 dicembre, in piazza san giovanni, si terrà un banchetto informativo dell’Associazione Ambiente e Salute Sanremo Taggia, inerente le problematiche delle discariche, in particolare il lotto 6 di Collette Ozotto.
“La nostra battaglia per la difesa dell’ambiente – Scrive il comitato Ambiente e Salute – nasce dalla consapevolezza che la regione Liguria ha per anni conseguito una politica disastrosa ed arcaica sul tema del ciclo dei rifiuti. Per anni nel paese Italia è mancato l’obbiettivo di informare la comunità dei rischi ambientali dell’incenerimento e l’informazione di cosa comporta avere una discarica sulle proprie terre, ma la cosa grave è stata la politica assolutamente fallimentare degli amministratori Liguri, che non sono stati capaci di proporre strategie alternative per la gestione dei rifiuti. Si è stati capaci di costruire solo discariche e grossi crateri che distruggono le nostre amate colline, per riempirle di immondizia. Distruzione della flora fauna e macchia mediterranea, senza rispetto alcuno del nostro ecosistema. La politica Italiana, ha inseguito solamente il business degli affari, che vede nel trattamento dei rifiuti, il primo degli interessi della malavita organizzata, con giro di quattrini che supera quello della droga.
La spazzatura se gestita nel modo giusto è una risorsa e l’alternativa alle discariche è la strategia Rifiuti Zero(Zero Waste), dove la separazione della parte secca da quella umida, porta occupazione e forti introiti che ne derivano dalla vendita alle aziende del riciclo, della plastica (€/ton 366,51) della carta (€/ton 99), del vetro (€/ton 45,50) acciaio (€/ton 108) alluminio (€/ton 550) legno (€/ton 16,70), mentre per la parte umida si potrebbe costruire delle grosse compostiere comunali o di comuni consorziati, con impianti areobici e ricavo di ottimo compost per l’agricoltura.
Una discarica è cosa feudale, come feudale è il lotto 6 e tutti i vecchi lotti che da 37 anni distruggono intere colline, con rischi di sversamenti di percolato, frane da smottamenti, produzione di gas che se non captati bene ci respiriamo con conseguenti aumenti di malattie varie e di tumori, per non parlare dei costi che gravano sulle tasche dei cittadini con forti aumenti della tari, le nostre tariffe tra le più alte d’Italia, aggiungiamo poi i costi per la post gestione per gli anni a seguire. Bisogna svoltare pagina, spezzare gli affari che ruotano intorno alle discariche, e stroncare le collusioni di una politica miope e cominciare a pensare di lasciare ai nostri figli un mondo più pulito e migliore. Basta discariche, basta inceneritori produttori di diossina e morte, un no secco al biodigestore dei colli, progetto sovradimensionato e dai costi troppo elevati, rispetto ad altre realtà simili alle nostre della provincia di Imperia”.