Il Presidente Enrico Lupi: “Non distruggiamo quanto di buono è stato fatto fino ad ora sull’olio extra vergine di qualità” Una ipotesi di provvedimento legislativo che sta facendo discutere e non poco. A sollevare una serie di pesanti reazioni da più parti è la proposta di DL riguardante le disposizioni sanzionatorie per violazione del Regolamento dell’Unione Europea 29/2012 sulla commercializzazione dell’olio d’oliva e del Regolamento Cee 2868/91 sulle caratteristiche degli oli, da cui si evince di fatto con l’ art. 4, la depenalizzazione della falsa etichettatura propinando solo multe da 1.600 a 9.500 euro per chi dichiara in etichetta una falsa provenienza.
La posizione assunta dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in merito è chiara e netta: “Abbiamo il dovere di non abbassare la guardia contro chi vuole truffare il consumatore – ha commentato il Presidente Enrico Lupi – e quindi evitare le norme non chiare ed esplicite che potrebbero essere utilizzate da imprenditori scaltri per garantirsi incassi milionari a fronte di multe ridicole.
Per l’olio extravergine di oliva, ma anche per tutti gli altri prodotti agroalimentari, ciò che viene descritto in etichetta deve corrispondere a verità e bisogna punire i malfattori, come del resto già previsto nel codice penale sui reati di contraffazione agroalimentare. Il percorso fatto fino ad ora dal Governo – ha aggiunto – grazie anche alla legge-salva olio (Mongiello), è stato positivo e sarebbe paradossale annullare tutto il buono sin qui fatto con questa proposta di Decreto Legge. La cultura del prodotto ovvero l’origine, il territorio, l’ambiente, il paesaggio, la storia, la cultura, le persone (gli olivicoltori) sono valori che non hanno eguali, e non possono essere mortificati da norme che non garantiscono la trasparenza ma che soprattutto non condannino fortemente chi opera in maniera illecita”.
C.S.