“OSS e Infermieri costretti ad occuparsi anche della distribuzione dei pasti”. A comunicarlo è Tiziano Tomatis, Segretario Generale CGIl-FP Imperia, con una nota stampa.
“L’ordine perentorio del Dirigente dell’ASL – Continua Tomatis – che dopo aver effettuato un bel taglio sul personale addetto alla ristorazione, impone e pretende che Infermieri e OSS, già ridotti nel numero per dedicarsi a ciò che di loro competenza, assistenza e cura del paziente, si adoperino anche a distribuire i pasti”.
“Questo sta aggravando una situazione che già rasenta l’accettabile, oltre a trascurare alcune attività importanti inerenti l’assistenza si offre un servizio davvero scadente, alcuni pazienti in diversi reparti sono rimasti senza cena, o costretti a consumare pasti freddi. Infermieri e OSS nonostante tutto stanno facendo il possibile per garantire una certa qualità ma va da sé che non è umanamente possibile fare un po di tutto”.
La CGIL-FP più volte ha sensibilizzato il Direttore Generale sulle condizioni in cui versava il personale e di conseguenza il rischio che correva l’innocente utente, ma risposte evasive o prive di contenuti accettabili ne dimostravano l’indifferenza. Probabilmente le scelte sono fatte dall’alto e da lassù non si vede la realtà del lavoro, ne tanto meno quella del PAZIENTE “comune”, forse perchè quando tocca a loro le vie e le condizioni non sono le stesse.
“In fondo basterebbe, che questi Super Dirigenti, dedicassero una giornata nei reparti degli Ospedali per rendersi conto di quanto sta accadendo, di quali siano le condizioni degli Infermieri e degli OSS, di cosa sia l’assistenza ad un paziente”.
“Troppo comodo stare dietro ad una scrivania e fare piani di riordino o di tagli trasformando tutto in semplice numeri. Nessuno di questi Dirigenti ha mai spiegato alla cittadinanza che l’assegnazione di Infermieri e OSS ad un reparto è conseguenza di un calcolo matematico, cioè tot minuti per numero di letti uguale Infermieri e OSS. E questi minuti da dedicare ai pazienti vengono ancora diminuiti quando, come nel caso della distribuzione dei pasti, si aggiungono compiti supplementari”.
“Si continua a tagliare su coloro che provvedono a mantenere funzionale il servizio sanitario, mentre nulla si fa nei confronti dei tanti burocrati che dall’alto gestiscono, organizzano e decidono, a volte senza sapere neanche com’è strutturato un reparto e di che cosa si occupano le persone che ci lavorano”.