23 Novembre 2024 13:03

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23 Novembre 2024 13:03

PORTO TURISTICO. TRATTATIVA TRA GO IMPERIA E PORTO DI IMPERIA SPA PER L’ACQUISTO DELLO SCALO. CAPACCI:”SE NON DOVESSERO ACCETTARE…” /GLI SCENARI

In breve: "Nell’era della spettacolarizzazione mediatica di fatti di cronaca o vicende politiche, non stupisce leggere articoli di stampa aventi ad oggetto la Go Imperia e la “bocciatura” della proposta di acquisto della società gestrice il bacino portuale della Città".

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“Nell’era della spettacolarizzazione mediatica di fatti di cronaca o vicende politiche, non stupisce leggere articoli di stampa aventi ad oggetto la Go Imperia e la “bocciatura” della proposta di acquisto della società gestrice il bacino portuale della Città”. Dichiara il Sindaco di Imperia, Carlo Capacci, relativamente alla decisione dei curatori fallimentari della Porto di Imperia S.p.A. di rifiutare l’offerta di acquisto dello scalo turistico presentata dalla Go Imperia Srl.

“La Go Imperia, nei termini contrattualmente previsti, ha formulato la proposta di acquisto  in linea con quanto deliberato dal Consiglio Comunale: predisponendo un piano industriale ed economico-finanziario del servizio pubblico locale che attesti, senza alcun ragionevole dubbio, la sostenibilità dell’operazione e la congruità del prezzo richiesto, anche alla luce dell’impatto sui vincoli di finanza pubblica e delle condizioni operative e gestionali a cui sono soggette le società controllate dagli enti locali.
 
La proposta, che si attuerebbe con l’acquisizione dell’azienda, ha tenuto conto della necessaria valutazione della sostenibilità che dipende, come ovvio, dalla concessione demaniale marittima poiché la gestione del porto turistico comporta necessariamente lo sfruttamento dei beni del demanio marittimo, “presupposto necessario e prodromico per la gestione dello stesso”.
 
Tali enunciazioni cristallizzano ancor di più le condizioni poste nella formulazione dell’offerta irrevocabile all’acquisto e alla necessaria titolarità della concessione che giustifica il piano economico finanziario, consente di ultimare le strutture, dando un senso al progetto; permette la vendita di posti barca e il pagamento degli oneri di cui ai contratti di utenza agli “ex titolari” dei posti barca.
 
La sostenibilità economica c’è se c’è la concessione demaniale marittima. La proposta d’acquisto, quindi, aderisce alle previsioni contrattuali essendo formulata con riserva per la  verifica della sostenibilità economica che sussiste in ragione della concessione demaniale marittima.
 
La GoImperia, nata per volontà dell’Amministrazione comunale, ha salvaguardato i dipendenti che vennero interessati dal fallimento della Società e che, ad allora, avrebbero rischiato di rimanere senza un lavoro. Parimenti, con la costituzione della GoImperia si sono salvaguardati, con molta attenzione, gli interessi degli attuali utenti del porto che, in moltissimi casi, non hanno aderito alla regolarizzazione dei rapporti con la GoImperia creando non poche difficoltà nella gestione ordinaria della Società.
 
Laddove dovesse accadere quanto ipotizzato dai giornali, dal primo di gennaio 2016, gli attuali dipendenti rimarrebbero a casa e la Go continuerebbe a gestire il bacino portuale in autonomia. E’ indubbio, comunque, che dal primo gennaio 2016 gli utenti del porto non in regola con la GoImperia non rimarranno più nel porto.

Contrariamente a quanto asserito dai mezzi di informazione, GoImperia e Comune non rischieranno di pagare  alcun danno per il sol fatto di aver deciso, con coraggio, rigore e determinazione, di accettare un’eredità pesantissima e di rivendicare la dignità vilipesa del Porto della Città”.

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