Il consigliere comunale di Forza Italia Antonello Ranise ha preso posizione in merito al debito da 663 mila euro con cui deve fare i conti l’amministrazione Capacci a seguito di un contenzioso risalente addirittura agli anni ’70.
“L’esauriente ricostruzione apparsa su Imperiapost merita un’ ulteriore pecisazione. La causa risale all’89 ed è emblematica dell’ennesimo pasticcio di cui sono state capaci le (poche per fortuna) amministrazioni di sinistra che si sono succedute in città. Fu revocato senza preavviso l’incarico di un progetto per la rete fognaria e per l’impianto di depurazione. Gli assessori competenti in allora, di appartenenza socialcomunista, con una scelta infelice e superficiale, diedero di fatto il via ad un contenzioso ora perso dal Comune defitivamente, che costerà alle già disastrate casse comunali 663.000 euro…Precisazione che reputo alquanto utile perché spesso si sente dire, dall’attuale amministrazione, di aver ereditato debiti e mutui dal centrodestra, dimenticando evidentemente i guasti che la sinistra ha sempre fatto ad Imperia (si pensi all’amministrazione Berio finita sull’orlo del fallimento con la città salvata dal dissesto finanziario dalla successiva amministrazione Sappa).La memoria storica spesso aiuta a ricostruire i fatti e i guai di cui anche a distanza di anni si pagano le conseguenze”.